Una normalissima partita a pallone in spiaggia è finita con la corsa in ospedale per un ragazzino 12enne che si è gravemente ferito ad un ginocchio a causa di...
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“E’ accaduto tutto domenica scorsa, nel tratto di spiaggia libera compresa tra due lidi privati a Porto Badino” ci racconta al telefono Paola, insegnante, che non è del posto ed è qui in vacanza. L’episodio è tanto semplice quanto assurdo: il figlio 12enne con alcuni amici organizzano due tiri a calcio nel tratto di spiaggia libera accanto, ad un certo punto si lancia per effettuare una parata e quando si rialza ha un ginocchio letteralmente squarciato e pieno di sangue. Tutta colpa, come sarà accertato poco dopo, di pietre e altri materiali di risulta che si trovavano sepolti sotto lo strato di sabbia e che dall'esterno non si vedevano. “C’erano addirittura dei pezzi di asfalto” continua il racconto della mamma. La trafila successiva è stata la corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Terracina “Alfredo Fiorini” dove il ginocchio è stato suturato con molti punti, sia interni che esterni, e poi una visita specialistica a Roma per sincerarsi che non ci fosse qualche lesione.
“Abbiamo allertato i Vigili Urbani e i Carabinieri denunciando l’episodio. L’area è stata transennata e sono stati recuperati quei rifiuti che qualcuno aveva gettato sotto la sabbia". Ci si chiede come sia possibile che ci siano finiti e se possano essercene anche altri. "Terracina e Bandiera Blu e Bandiera Verde- termina il racconto di Paola- Cose del genere sono inammissibili". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero