Pietre sotto la sabbia, ragazzino si ferisce un ginocchio. La denuncia della mamma.

Pietre sotto la sabbia, ragazzino si ferisce un ginocchio. La denuncia della mamma.
di Rita Recchia
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Sabato 1 Agosto 2020, 17:29

Una normalissima partita a pallone in spiaggia è finita con la corsa in ospedale per un ragazzino 12enne che si è gravemente ferito ad un ginocchio a causa di pietrame e materiale vario di risulta riaffiorato dalla sabbia a Terracina. Un episodio che porta a interrogarsi sull’effettivo stato di pulizia degli arenili, nel caso specifico di quelli liberi, e che la mamma del ragazzino ha deciso di denunciare. Alle forze dell’ordine, cosa che ha fatto immediatamente dopo l’accaduto, ma anche alla stampa sperando che si faccia in modo che quanto successo a suo figlio non capiti a nessun altro.

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“E’ accaduto tutto domenica scorsa, nel tratto di spiaggia libera compresa tra due lidi privati a Porto Badino” ci racconta al telefono Paola, insegnante, che non è del posto ed è qui in vacanza. L’episodio è tanto semplice quanto assurdo: il figlio 12enne con alcuni amici organizzano due tiri a calcio nel tratto di spiaggia libera accanto, ad un certo punto si lancia per effettuare una parata e quando si rialza ha un ginocchio letteralmente squarciato e pieno di sangue. Tutta colpa, come sarà accertato poco dopo, di pietre e altri materiali di risulta che si trovavano sepolti sotto lo strato di sabbia e che dall'esterno non si vedevano. “C’erano addirittura dei pezzi di asfalto” continua il racconto della mamma. La trafila successiva è stata la corsa al pronto soccorso dell’ospedale di Terracina “Alfredo Fiorini” dove il ginocchio è stato suturato con molti punti, sia interni che esterni, e poi una visita specialistica a Roma per sincerarsi che non ci fosse qualche lesione.

“Abbiamo allertato i Vigili Urbani e i Carabinieri denunciando l’episodio. L’area è stata transennata e sono stati recuperati quei rifiuti che qualcuno aveva gettato sotto la sabbia". Ci si chiede come sia possibile che ci siano finiti e se possano essercene anche altri. "Terracina e Bandiera Blu e Bandiera Verde- termina il racconto di Paola- Cose del genere sono inammissibili". 

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