Parco del Circeo, parte il piano di abbattimento dei daini. Vigorelli: «Una mattanza»

Parco del Circeo, parte il piano di abbattimento dei daini. Vigorelli: «Una mattanza»
Deve essere affrontata «la problematica dell'espansione di daini all'interno della foresta demaniale» e così l'Ente Parco Nazionale del Circeo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Deve essere affrontata «la problematica dell'espansione di daini all'interno della foresta demaniale» e così l'Ente Parco Nazionale del Circeo dà corso al piano di gestione «seguendo le indicazioni dell'Ispra» ovvero dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Il direttore del Parco, Paolo Cassola, ha adottato una determina il 30 dicembre con la quale dà il via libera alla fase attuativa al Piano gestionale di controllo del daino nella foresta demaniale e impegna la spesa di 195.000 euro. Fondi necessari per realizzare una serie di strutture del Parco daini, l'acquisto del foraggio, la sistemazione di un pozzo e via discorrendo.

La determina fa seguto a quanto stabilito dal Consiglio direttivo del Parco   nella seduta del 23 gennaio 2017 «che aveva avuto tre voti favorevoli e un voto contrario, quello del sindaco di Ponza Piero Vigorelli». A ricordarlo è lo stesso ex primo cittadino dell'isola, il quale snocciola una serie di dati rispetto al piano adottato e parla di «inizio della mattanza dei daini nella foresta del Parco, saranno abbattuti almeno 350 capi. La popolazione dei daini dovrà essere ridotta del 30 per cento, ogni anno e per i prossimi tre anni».  Vigorelli conclude: «Dopo i mufloni di Zannone, ora tocca ai daini. Per la verità, per la nostra isola il Parco ha previsto una morte, come dire, più raffinata. Quei pochi mufloni sopravvissuti a Zannone finiranno in un recinto, e lì moriranno di fame, lentamente e inesorabilmente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero