Appalti, il sindaco di Sperlonga arrestato per turbativa d'asta

Armando Cusani
Un'operazione dei carabinieri del comando provinciale è in corso dalle prime ore del mattino per eseguire misure cautelari e perquisizioni.  Sono in tutto dieci le...

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Un'operazione dei carabinieri del comando provinciale è in corso dalle prime ore del mattino per eseguire misure cautelari e perquisizioni.  Sono in tutto dieci le persone arrestate al momento, tra le quali il sindaco di Sperlonga ed ex presidente della Provincia di Latina Armando Cusani (Forza Italia).  E' stato rieletto sindaco per la terza volta - dopo due mandati da primo cittadino e due da presidente in Provincia dove fu sospeso per la legge Severino - alle amministrative della primavera scorsa.


Sei degli arrestati per l'operazione Tiberio andranno agli arresti domiciliari, altri quattro in carcere. L'accusa, secondo quanto si apprende, è di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e di corruzione.


Nell'indagine, sulla quale per il momento viene mantenuto stretto riserbo, sono coinvolti anche dirigenti,  funzionari pubblici e consiglieri comunali di Sperlonga ma anche di altri centri della provincia di Latina, Anzio e
Ci sono anche un architetto di Anzio, Alessandra Bianchi, e un imprenditore di Nettuno, Mauro Ferrazzano, tra le persone arrestate.


Non si sa ancora quali degli arrestati saranno condotti in carcere e chi andrà ai domiciliari. Attualmente gli arrestati si trovano nella caserma del Comando provinciale di Latina per le formalità. 

Le ordinanze chieste dal pm Valerio de Luca sono state firmate dal gip Giuseppe Cario. L'indagine è partita dagli approfondimenti scattati in seguito all'inchiesta sugli abusi edilizi commessi nell'Hotel Grotte di Tiberio. Indagando sul mancato intervento da parte del Comune i carabinieri «avevano accertato l'inerzia dei responsabili dell'ufficio tecnico del Comune di Sperlonga nell'avvio della procedura di ripristino dei luoghi, nonostante fosse evidente l'esistenza di un abuso edilizio, sancito da una sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Roma nel 2014 - spiegano i carabinieri in una nota - In tale circostanza era stata anche avanzata l'ipotesi di corruzione in carico ai responsabili dell'ufficio tecnico succedutisi nel tempo».
 


Indagando sull'ipotesi di corruzione è emersa l'esistenza di una associazione a delinquere, spiegano dall'Arma, finalizzata alla turbativa di diversi appalti e alla corruzione per pilotare le aggiudicazioni di quattro gare di appalto: la valorizzazione del complesso archeologico Villa Prato a Sperlonga per un importo di 700 mila euro; ristrutturazione del Comune di Prossedi per un importo di 230 mila euro; affidamento del servizio di spazzamento delle strade extraurbane del Comune di Priverno per 30 mila euro; restauro dell'istituto scolastico Santoro di Priverno per 35 mila euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero