Operazione Masterchef, tre arresti dei carabinieri a Latina: così la droga entrava in carcere

Dalle prime luci dell'alba è in corso a Latina una operazione dei carabinieri del comando provinciale. Alcuni dei destinatari delle misure cautelari sono arrivati in...

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Dalle prime luci dell'alba è in corso a Latina una operazione dei carabinieri del comando provinciale. Alcuni dei destinatari delle misure cautelari sono arrivati in piazza della Libertà  a Latina accompagnati dai militari. I particolari dell'operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa. L'operazione di oggi, denonimata "Masterchef" è il seguito dell'operazione Astice, e ha consentito di svelare come la droga entrava nel carcere di Latina e come veniva smistata grazie a due detenuti lavoranti.



Fuori dal comando provinciale anche l'unità  cinofila della polizia penitenziaria, una squadra utilizzata per la ricerca di droga nelle strutture carcerarie

Sono 6 le misure cautelari firmate dal Gip di Latina, Giuseppe Molfese, richieste dal pm Claudio De Lazzaro, nei confronti di sei persone accusate a vario titolo di spaccio e detenzione aggravata ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Due persone sono finite in carcere - Michele Petillo, 26 anni , di Latina, e Salvatore Scava, 49 anni, originario di Torre del Greco e residente a Latina- mentre una donna è agli arresti domiciliari: Stefania Mirosevic, 55 anni di Latina. Per altre tre persone è stato disposto l'obbligo di firma.

Questa nuova operazione denominata "Masterchef" ha consentito di scoprire come la droga veniva introdotta nella casa circondariale di Latina. Era un familiare durante i colloqui a farla arrivare in carcere, poi veniva smistata grazie a due lavoranti, un cuoco - da qui il nome dell'operazione - e uno spesino. I due risultano indagati e sono stati trasferiti in un'altra struttura penitenziaria. «Nel corso dell'indagine - ha spiegato il tenente colonnello Paolo Befera - sono stati sequestrati 10 grammi di cocaina, 85 di hashish e 20 di marijuana».
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Il Messaggero