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Sono aperte le iscrizioni al concorso "L'olio delle colline – Paesaggi dell’extravergine e buona pratica agricola dei Lepini, Ausoni e Aurunci”. Si tratta dell'edizione numero 17, in programma - come sempre - a febbraio.
Il concorso è rivolto a olivicoltori che abbiano prodotto almeno cinquanta chilogrammi di olio nell’annata 2021/2022. Le domande di partecipazione dovranno pervenire presso la sede del Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina – via Carrara, 12 /A) entro il 15 gennaio 2022. I campioni di olio ammessi saranno sottoposti a un esame organolettico, che sarà effettuato nella Sala Panel della Camera di Commercio e nella Sala Panel del Capol da una giuria coordinata dal capo panel Giulio Scatolini e composta di assaggiatori iscritti all’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini.
Verranno premiati i primi tre oli extravergini classificati nelle tre categorie: Fruttato leggero, Fruttato medio e Fruttato intenso. Ai restanti campioni di olio selezionati per la finale sarà assegnata la “Gran Menzione”. Sono previsti premi all’Olio Dop Colline Pontine, al Miglior Olio Biologico e alla Migliore confezione ed etichetta. Il Concorso assegna poi i premi “Olivicoltore veterano”, “Giovane olivicoltore” e “Verde in rosa”, un nuovo riconoscimento che verrà dato alle “donne dell’olio pontino”. Dedica infine una sezione ai “Paesaggi dell’Extravergine e Buona Pratica Agricola” in cui viene attribuito il Premio “Custode delle Colline” a quelle aziende olivicole che operano rispettando i requisiti agro-ambientali.
«Questo concorso è itinerante - afferma Luigi Centauri, presidente del Capol e coordinatore dello stesso concorso - e come tale si è svolto in passato nei luoghi più suggestivi della provincia. È un momento importante in cui si può conoscere e comunicare le qualità, organolettiche e salutistiche, dell’olio pontino. Circa tali qualità, quest’anno raggiungeranno un livello molto alto perché la forte siccità, pur prolungando il periodo della cascola delle olive, ha ridotto notevolmente l'attacco della mosca olearia».
I DATI
La produzione di quest’anno dovrebbe raggiungere i 160 mila quintali, con un aumento rispetto all’anno scorso, che tra l’altro è stata tra le più basse degli ultimi venti anni, stimabile tra il 20 e il 30%. «Produzione – conclude Centauri - che è distribuita sul territorio a macchia di leopardo, con alcune zone con una buona caricativa e altre con uno scarso raccolto». Per informazioni, si può contattare il 3291099593 o scrivere un’email a capol.latina@gmail.com.
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