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Si intitola “Pasolini 100” l’omaggio a Pier Paolo Pasolini della manifestazione “Minturno tra le pagine”, con la direzione artistica di Veruska Menna e organizzata da Botteghe Culturali e l’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse”, con il patrocinio del Comune di Minturno, in occasione del centenario della nascita del grande autore del Novecento. Due serate, a ingresso gratuito, presso l’Arena Mallozzi di Scauri, il 4 e il 5 Giugno 2022, che prevedono la proiezione di un documentario e un reading letterario.
4 GIUGNO – Ore 21
Proiezione documentario
DAVANTI A ME IL SUD (2020) di Pepe Danquart
Italia, 1959. Pier Paolo Pasolini sale sulla sua Fiat Millecento nella cittadina balneare di Ventimiglia e parte per compiere il periplo delle coste italiane, toccando anche il Circeo e il sud pontino. Seguendo la forma dello stivale percorrerà 3000 chilometri fino a Trieste. Quel viaggio straordinario è ancora oggi, a 60 anni di distanza, un documento unico per la storia culturale europea. L’Italia che prospera nel segno del “miracolo economico” e del nascente turismo di massa viene descritta da Pasolini con una notevole dose di lungimiranza, empatia e acutezza di spirito. In DAVANTI A ME IL SUD il filmmaker tedesco Pepe Danquart si mette in viaggio sulle tracce di Pasolini. Con spirito da flâneur Danquart segue anch’egli le coste dell’Italia su una Fiat Millecento osservando le grandi trasformazioni non solo di un Paese, ma di un intero continente.
5 GIUGNO – Ore 21
Reading letterario
LE CENERI DI GRAMSCI
Voci: Veruska Menna e Lorenzo Ciufo
“Le ceneri di Gramsci”, pubblicato nel 1957 da Garzanti, forse rappresenta l’apice della ricerca poetica di Pier Paolo Pasolini. Questo volume risultò, fin da allora, nuovo e per certi versi sorprendente nel panorama poetico degli anni ’50. Sorprendente perché Pasolini usò di nuovo l’endecasillabo e la terzina che lui aveva ripreso dalla poesia del Pascoli e ciò in funzione anti ermetica e anti realistica di attualità in quegli anni. Ma il libro era nuovo anche per i contenuti, che si allontanavano completamente sia dall’ermetismo sia dal neorealismo, e sintetizzavano la sua condizione personale vissuta nelle borgate di Roma, ma rifondata e rinnovata, anche e soprattutto, dalle nuove letture di Marx e di Gramsci. In “Le ceneri di Gramsci” Pasolini manifesta la sua contraddizione politica ed ideologica: da un lato aderisce al marxismo e al pensiero di Gramsci, ma dall’altro lato Pasolini non vede nel popolo delle borgate romane il proletariato che ha la coscienza di classe, pronto a fare la rivoluzione sociale. Pasolini toglie, così, ogni incanto politico al popolo delle borgate perché le valorizza solo per la loro vitalità primitiva e originaria di gente che vive solo di lavoro pratico, ma senza avere la coscienza di classe. Il reading prevede la lettura a due voci – di Veruska Menna e Lorenzo Ciufo – del poemetto che dà il titolo all’opera, alternata a contributi video come interviste al poeta e spezzoni tratti dai suoi film, tratteggiando il ritratto di uno dei maggiori autori del Novecento italiano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero