"Minturno tra le pagine": due eventi per ricordare Pier Paolo Pasolini all'Arena Mallozzi

"Minturno tra le pagine": due eventi per ricordare Pier Paolo Pasolini all'Arena Mallozzi
di Giuseppe Mallozzi
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Venerdì 3 Giugno 2022, 16:46

Si intitola “Pasolini 100” l’omaggio a Pier Paolo Pasolini della manifestazione “Minturno tra le pagine”, con la direzione artistica di Veruska Menna e organizzata da Botteghe Culturali e l’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse”, con il patrocinio del Comune di Minturno, in occasione del centenario della nascita del grande autore del Novecento. Due serate, a ingresso gratuito, presso l’Arena Mallozzi di Scauri, il 4 e il 5 Giugno 2022, che prevedono la proiezione di un documentario e un reading letterario.


4 GIUGNO – Ore 21
Proiezione documentario
DAVANTI A ME IL SUD (2020) di Pepe Danquart
Italia, 1959. Pier Paolo Pasolini sale sulla sua Fiat Millecento nella cittadina balneare di Ventimiglia e parte per compiere il periplo delle coste italiane, toccando anche il Circeo e il sud pontino. Seguendo la forma dello stivale percorrerà 3000 chilometri fino a Trieste. Quel viaggio straordinario è ancora oggi, a 60 anni di distanza, un documento unico per la storia culturale europea. L’Italia che prospera nel segno del “miracolo economico” e del nascente turismo di massa viene descritta da Pasolini con una notevole dose di lungimiranza, empatia e acutezza di spirito. In DAVANTI A ME IL SUD il filmmaker tedesco Pepe Danquart si mette in viaggio sulle tracce di Pasolini. Con spirito da flâneur Danquart segue anch’egli le coste dell’Italia su una Fiat Millecento osservando le grandi trasformazioni non solo di un Paese, ma di un intero continente. Si può raccontare molto sull’Europa se si guarda più attentamente alla sua porta d’ingresso, l’Italia. Se un tempo il turismo di massa convogliava massicci flussi di persone nei luoghi di vacanza, ora milioni di viaggiatori singoli travolgono l’Italia con i suoi panorami spettacolari e la sua storia mediterranea. Lungo le coste della penisola percorsa dagli Appennini, là dove un tempo ferveva la ricostruzione, oggi scorrono merci e vicende drammatiche. Tra “dolce vita” e intensa nostalgia per la fine di un’epoca Pepe Danquart ha realizzato un documentario avvincente, visivamente espressivo e illuminante che produce con grande intelligenza un cortocircuito tra le culture del viaggio e dell’industria e le osserva attraverso il mutare dei tempi.

Danquart, che già ha dato prova di una forza visionaria in film come TO THE LIMIT, riesce a stabilire una relazione densa di affetto ma anche di humor con i nuovi germogli che crescono sul suolo di un passato lontano. E presenta l’Italia come l’esempio più estremo e significativo di una stagione dell’Europa che appare allo stesso tempo grandiosa e sconcertante.


5 GIUGNO – Ore 21
Reading letterario
LE CENERI DI GRAMSCI
Voci: Veruska Menna e Lorenzo Ciufo
“Le ceneri di Gramsci”, pubblicato nel 1957 da Garzanti, forse rappresenta l’apice della ricerca poetica di Pier Paolo Pasolini. Questo volume risultò, fin da allora, nuovo e per certi versi sorprendente nel panorama poetico degli anni ’50. Sorprendente perché Pasolini usò di nuovo l’endecasillabo e la terzina che lui aveva ripreso dalla poesia del Pascoli e ciò in funzione anti ermetica e anti realistica di attualità in quegli anni. Ma il libro era nuovo anche per i contenuti, che si allontanavano completamente sia dall’ermetismo sia dal neorealismo, e sintetizzavano la sua condizione personale vissuta nelle borgate di Roma, ma rifondata e rinnovata, anche e soprattutto, dalle nuove letture di Marx e di Gramsci. In “Le ceneri di Gramsci” Pasolini manifesta la sua contraddizione politica ed ideologica: da un lato aderisce al marxismo e al pensiero di Gramsci, ma dall’altro lato Pasolini non vede nel popolo delle borgate romane il proletariato che ha la coscienza di classe, pronto a fare la rivoluzione sociale. Pasolini toglie, così, ogni incanto politico al popolo delle borgate perché le valorizza solo per la loro vitalità primitiva e originaria di gente che vive solo di lavoro pratico, ma senza avere la coscienza di classe. Il reading prevede la lettura a due voci – di Veruska Menna e Lorenzo Ciufo – del poemetto che dà il titolo all’opera, alternata a contributi video come interviste al poeta e spezzoni tratti dai suoi film, tratteggiando il ritratto di uno dei maggiori autori del Novecento italiano.

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