Mafia, il salto di qualità di quella "autoctona" e gli investimenti di camorra e 'ndrangheta in provincia di Latina

Gli arresti per l'operazione "Alba Pontina"
Il rapporto sulle mafie nel Lazio presentato in Regione conferma la presenza della criminalità in provincia e delinea ancora meglio la mappa degli interessi. Il salto di...

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Il rapporto sulle mafie nel Lazio presentato in Regione conferma la presenza della criminalità in provincia e delinea ancora meglio la mappa degli interessi. Il salto di qualità del clan Ciarelli-Di Silvio a Latina, ad esempio, con il forte avvicinamento alla politica, ma anche le crepe nell'organizzazione mafiosa autoctona, quelle aperte dai pentiti.


Poi ci sono gli investimenti camorristici in attività commerciali , stabilimenti balneari e attività ricettive da Terracina a Minturno, affidate a prestanome del clan Mallardo, E quelli immobiliari nell’area nord ad Aprilia e Cisterna, dove secondo il rapporto i capitali di provenienza illecita sono i riferibili essenzialmente alla «‘ndrangheta di serie A».

A proposito di soldi, aumentano le segnalazioni di operazioni sospette effettuate dalle banche, passate da 604 nel 2017 a 714 dell'anno successivo. 

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