Brusco risveglio per la città di Fondi che ha aperto gli occhi con il Cocuruzzo in fiamme. Si tratta...
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Si tratta dell'ennesima giornata di passione per la squadra interforze che dall'inizio dell'estate combatte contro i roghi estivi sulla Piana.
Dopo gli incendi di via Gegni, via Cappellalto, via Valle San Pietro e provinciale 99 (zona Le Crocette) di lunedì, ieri altri roghi ancor più vasti e minacciosi hanno interessato diverse aree periferiche della città.
Il focolaio più preoccupante nel pomeriggio a San Raffaele dove lingue di fuoco altissime e alimentate dal vento hanno tenuto impegnati vigili del fuoco, mezzi aerei regionali e Falchi di Pronto Intervento per tutto il pomeriggio.
Altri focolai sono divampati anche tra via Pantanello e via Fianca, in aperta campagna.
Disagi, infine, in contrada Curtignano, al confine con Lenola, per diversi roghi collinari.
«Ogni 40 minuti - raccontano i residenti di quest'ultima località - divampava un nuovo focolaio. Dietro queste devastazioni senza fine, è evidente, c'è la mano dei piromani che continuano ad agire indisturbati».
Oltre ai canadair che hanno solcato i cieli della città senza sosta, anche i vigili del fuoco e i Falchi coordinati dal presidente Mario Marino hanno lavorato no stop dall'alba al tramonto.
Come in ogni giornata di forte vento, insomma, i piromani non hanno perso occasione per martoriare il territorio ottenendo il massimo della distruzione con il minimo sforzo.
Incendi non solo a Fondi: un altro rogo, il settimo in una sola settimana, ha interessato oggi Valle Santa Maria a Maenza.
Gli incendi si confermano un'autentica piaga per la Piana di Fondi e per il Sud Pontino in generale che ha più bisogno che mai di un piano di prevenzione capillare ed efficace.
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Il Messaggero