E' stato condannato a sette anni di carcere Toader Clapon, il romeno di 26 anni, arrestato per aver tentato di uccidere un transessuale, il 26 maggio 2019, nella sua...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo la ricostruzione dell'accusa i due avevano concordato al telefono un appuntamento per una prestazione sessuale in casa della vittima. Una volta entrato nell'appartamento Clapon chiese di poter usare in bagno e, appena uscito, colpì il trans a coltellate ferendolo ripetutamente e lasciandolo a terra sanguinante. La vittima, prima di perdere i sensi, riuscì a chiamare la polizia chiedendo aiuto. Quando gli agenti raggiunsero l'appartamento di via Piave, la porta era socchiusa e una lunga scia di sangue li portò fino al punto in cui il 45enne, seminudo e con profonde ferite da arma da taglio, giaceva a terra. A causa della gravità delle ferite i medici disposero il trasferimento al San Camillo di Roma.
L'aggressore fu successivamente rintracciato davanti a un panificio. Non aveva biglietti di viaggio né bagagli che potessero far ipotizzare l'imminente intenzione di fuggire. Ma il giudice, dopo l'interrogatorio, valutò la pericolosità sociale dell'indagato sottolineando i precedenti dell'uomo: una rapina giudicata con sentenza definitiva e un precedente di polizia per evasione, entrambi risalenti al 2014. Il giudice descrisse il giovane con «personalità violenta e spregiudicata» sottolineando come l'agguato sia stato pianificato per motivi tuttavia non ancora chiari. Ieri il processo con rito abbreviato, dunque allo stato degli atti e senza ulteriori elementi, con successiva condanna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero