Latina, primo defibrillatore "senza fili" impiantato all'ospedale Santa Maria Goretti

L'équipe che ha eseguito l'impianto
LATINA - Primo impianto di defibrillatore sottocutaneo senza fili all'ospedale "Santa Maria Goretti" in un paziente con problemi cardiaci. La tecnica, che sta prendendo piede...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LATINA - Primo impianto di defibrillatore sottocutaneo senza fili all'ospedale "Santa Maria Goretti" in un paziente con problemi cardiaci. La tecnica, che sta prendendo piede in Italia ma non vede ancora una grande casistica, pone l'ospedale del capoluogo all'avanguardia.




Nei giorni scorsi l'intervento si è svolto presso l'unità operativa Utica- Cardiologia è stato eseguito su un uomo di 42 anni. L'impianto, infatti, è indicato in pazienti giovani, a rischio di aritmie potenzialmente gravi e minacciose per la vita.



Ha operato l'équipe dell'unità di elettrostimolazione con i medici Damiano Coletta, Rita Di Rosa e Piero Savocchi.



Il defibrillatore sottocutaneo, a differenza di quello tradizionale, non prevede l’inserimento di elettrocateteri nel cuore e questo non espone il paziente ai rischi dell’impianto con tecnica tradizionale, quali dislocazione o fratture degli elettrodi stessi e soprattutto di infezioni gravi.



E’ necessario sapere, comunque, che il defibrillatore sottocutaneo ha un impiego limitato a casi specifici ma è comunque una importante risorsa e un vantaggio notevole per quei pazienti che, pur avendo un cuore ben funzionante, rischiano un’aritmia maligna.



La metodica si avvia, per questo, a essere sempre più utilizzata e il "Goretti" , in questo campo, si pone all’avanguardia. L’unità operativa di elettrostimolazione, del resto, è diventata un punto di riferimento nel campo degli impianti pacemaker e dei defibrillatori e grazie ad un lavoro di squadra dell’equipe medico-infermieristica, fornisce un servizio molto apprezzato dall’utenza della provincia pontina, con circa 6000 prestazioni annue tra interventi e ambulatorio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero