Nei giorni scorsi l'intervento si è svolto presso l'unità operativa Utica- Cardiologia è stato eseguito su un uomo di 42 anni. L'impianto, infatti, è indicato in pazienti giovani, a rischio di aritmie potenzialmente gravi e minacciose per la vita.
Ha operato l'équipe dell'unità di elettrostimolazione con i medici Damiano Coletta, Rita Di Rosa e Piero Savocchi.
Il defibrillatore sottocutaneo, a differenza di quello tradizionale, non prevede l’inserimento di elettrocateteri nel cuore e questo non espone il paziente ai rischi dell’impianto con tecnica tradizionale, quali dislocazione o fratture degli elettrodi stessi e soprattutto di infezioni gravi.
E’ necessario sapere, comunque, che il defibrillatore sottocutaneo ha un impiego limitato a casi specifici ma è comunque una importante risorsa e un vantaggio notevole per quei pazienti che, pur avendo un cuore ben funzionante, rischiano un’aritmia maligna.
La metodica si avvia, per questo, a essere sempre più utilizzata e il "Goretti" , in questo campo, si pone all’avanguardia. L’unità operativa di elettrostimolazione, del resto, è diventata un punto di riferimento nel campo degli impianti pacemaker e dei defibrillatori e grazie ad un lavoro di squadra dell’equipe medico-infermieristica, fornisce un servizio molto apprezzato dall’utenza della provincia pontina, con circa 6000 prestazioni annue tra interventi e ambulatorio.
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