Allarme criminalità organizzata a Latina, il questore De Matteis il 18 giugno sarà ascoltato dalla Commissione Antimafia

Allarme criminalità organizzata a Latina, il questore De Matteis il 18 giugno sarà ascoltato dalla Commissione Antimafia
Il questore di Latina, Giuseppe De Matteis, sarà ascoltato in commissione antimafia mercoledì prossimo, il 18 maggio. La convocazione è arrivata ieri, da...

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Il questore di Latina, Giuseppe De Matteis, sarà ascoltato in commissione antimafia mercoledì prossimo, il 18 maggio. La convocazione è arrivata ieri, da qualche tempo l'organismo bicamerale presieduto da Rosy Bindi sta monitorando la situazione del territorio pontino e nei giorni scorsi era stato ascoltato il prefetto, Pierluigi Faloni. La stessa commissione, in passato, aveva fatto visita a Latina dopo i manifesti con le minacce nei confronti del giudice Lucia Aielli. L'attenzione nei confronti delle dinamiche criminali e del radicamento delle mafie, quindi, resta alta. E' confermato da più parti, del resto, con sentenze passate in giudicato, che i clan sono intervenuti e si sono stabiliti sul territorio. Come di recente ha ricordato il prefetto non hanno usato un sistema “militare” per controllarlo, ma hanno preferito legarsi a pezzi della società. Né i vari clan si sono fatti la guerra, anzi hanno costituito quella che ormai non solo gli studiosi chiamano “quinta mafia”.


La richiesta di sentire a Palazzo San Macuto il questore era arrivata già all'indomani dell'operazione “Don't touch” - nell'autunno del 2015 - quando gli arresti eccellenti avevano squarciato il velo sulla situazione del capoluogo. Ora De Matteis potrà riferire su quanto accaduto allora e nei mesi successivi. Le indagini, per quanto si sa, non hanno mai avuto momenti di pausa. Durante la sua audizione il prefetto Faloni era stato incalzato sui rapporti tra criminalità e politica ma aveva riferito che la sua analisi era fatta «su evidenze informative» e che «vi sono procedimenti in atto importanti» ma ancora «sotto esame della magistratura, io posso dire solo quello che le carte mi dicono».

A sottolineare il fatto che il territorio pontino non è affatto secondari era stata la stessa Bindi: «Per noi acquisire informazioni su Latina è molto importante, non solo, ovviamente, per avere maggiori notizie su quel territorio ma anche in vista della relazione su Roma che la commissione Antimafia si appresta ad elaborare».
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Il Messaggero