Leggera, antiossidante, e perfettamente naturale. La pizza del futuro è esattamente quella di tre secoli fa ma ora si realizza il sogno di tutti perchè è più digeribile e con...
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Quella che entra in gioco nel complesso brevettato, spiega il ricercatore, è una sostanza di riserva prodotta dal carciofo e dalla cicoria, l’inulina. Tale sostanza è un polimero formato da unità di fruttosio ed è una fibra prebiotica: aiuta la giusta funzionalità intestinale, previene il cancro al colon e riduce l’assimilazione degli zuccheri (dunque indicato per diabetici) senza apportare potere calorico. «Il complesso brevettato - spiega il Dott. Terenzio - può essere impiegato come ingrediente con funzione addensante e volumizzante per numerose ricette, in particolare per i prodotti da forno, gelati, pasticceria dolce e salata. Il gel risultante dalla lavorazione di questa fibra è simile al grasso ma non viene assimilato dal nostro organismo; ha pertanto un sapore neutro e nessun impatto sulle proprietà sensoriali».
Con INUPLUS, insomma, si possono ottenere prodotti naturali al 100%, ma funzionali e nutraceutici. Il suo impiego, infatti, è utile per l’ottenimento di farine utilizzabili in tantissimi prodotti per l’alimentazione e costituisce un nuovo ingrediente dell’industria alimentare come sostituto totale o parziale dei grassi o degli emulsionanti negli alimenti, specie in quelli per diabetici. Tale formula, spiega il ricercatore, approderà prima a Milano all’Expo e poi negli USA, dove pizza rimane un sinonimo di “italiana genuinità”. Va detto, infine, che il Dott. Terenzio ha desiderato rendere i propri concittadini i primi ad assoparare la pizza “anti age” ottenibile mediante la formula brevettata e lo ha fatto lo scorso mercoledì 14 gennaio in una pizzeria di Fondi. Tra i primi ad assaggiarla il sindaco Salvatore De Meo, l’assessore al Bilancio Vincenzo Capasso, ed alcuni noti esponenti dell’imprenditoria locale e della Coldiretti.
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Il Messaggero