Latina, Abc: i sindacati revocano lo stato di agitazione per l'azienda dei rifiuti

Michele Bernardini, direttore generale di Abc (foto Andrea Apruzzese)
Lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Azienda dei beni comuni di Latina è stato revocato. La decisione nel primo pomeriggio, da parte delle Rsu, al termine del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Azienda dei beni comuni di Latina è stato revocato. La decisione nel primo pomeriggio, da parte delle Rsu, al termine del previsto incontro con il direttore generale, Michele Bernardini, e con il presidente, Demetrio De Stefano. In particolare, l’organizzazione sindacale e la rappresentanza sindacale unitaria Fit Cisl avevano indetto lo stato di agitazione, e richiesto l’incontro, nella scorsa settimana, anche a seguito dell’accidentale apertura della portella di un mezzo di raccolta rifiuti, che aveva lievemente ferito di striscio un dipendente, provocandogli un’escoriazione al braccio con cinque giorni di prognosi. Tra i temi dell’incontro, figuravano l’organizzazione del lavoro; la sicurezza dei mezzi e delle attrezzature e gli interventi manutentivi effettuati, a partire dalle aree di maggiore rischio; gli investimenti effettuati e quelli programmati; l’affidamento dell’incarico per la redazione del piano industriale, che dovrebbe essere pronto per metà maggio; la definizione della macrostruttura aziendale. «L’organizzazione sindacale - si legge nella nota finale del sindacato - sentita la relazione del direttore e del presidente, ritenendo esaustivo quanto comunicato, e pur chiedendo un maggior coinvolgimento delle Rsu aziendali, ritengono esaurienti le risposte date dall’azienda e revocano lo stato di agitazione proclamato l’11 aprile scorso». Intervenendo ieri in commissione Ambiente, Bernardini aveva reso noto che, dopo la proclamazione dello stato di agitazione, l’azienda aveva comunque fatto ricorso alla commissione di garanzia, che aveva giudicato carenti le motivazioni della protesa, invitando le Rsu a revocarla.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero