La storia di Martina, morta a 19 anni. Le compagne sostengono per lei l'esame di maturità

La storia di Martina, morta a 19 anni. Le compagne sostengono per lei l'esame di maturità
E' stato difficile, doloroso ma straordinario. Una storia di solidarietà e amicizia arriva dal Liceo Manzoni di Latina. Protagonisti i ragazzi della V B e le compagne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E' stato difficile, doloroso ma straordinario. Una storia di solidarietà e amicizia arriva dal Liceo Manzoni di Latina. Protagonisti i ragazzi della V B e le compagne di Martina Natale, una ragazza meravigliosa e piena di sogni che una malattia ha portato via a soli 19 anni.


Da due anni Martina combatteva ma con coraggio e tenacia ha continuato sempre a frequentare la scuola, aiutata dalle compagne, fino allo scorso aprile, quando le sue condizioni non le hanno più permesso di arrivare in classe. E' morta il 12 giugno, qualche giorno dopo gli scrutini, e le sue compagne le hanno fatto un regalo: hanno sostenuto per lei l'esame di maturità che la ragazza aveva già preparato, portando una tesina sul teatro, che era da sempre la sua passione. Ieri la prova d'esame, alla presenza della dirigente scolastica e della famiglia di Martina. Anche lei dunque potrà avere il suo diploma.

La scuola ha già fatto richiesta al Miur del diploma post mortem e intanto ieri è stato consegnato ai genitori: «A Martina, che ha dimostrato capacità eccezionali, è stata esempio di coraggio e determinazione, per l'affetto che ha lasciato in tutti coloro che l'hanno conosciuta».   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero