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Nel mezzo tra Aprilia e Ardea esiste la popolosa borgata di La Cogna, un ampio agglomerato di ville immerse nella campagna. L'area col tempo è cresciuta demograficamente, ma non sono arrivati tutti i servizi. Questo è ancora un territorio spoglio dei necessari servizi urbani, spiega Anselmo Ricci, presidente del Comitato La Cogna da Borgata a Quartiere. Abbiamo l'essenziale, un benzinaio, due bar, la chiesa, la farmacia e un alimentari. Ma mancano le scuole, la posta, la piazza, un parco.
SEDE IN UN CONTAINER
Come a Bellavista, anche qui a La Cogna i residenti sentono la necessità di creare un luogo comune dove riunirsi. «Per adesso il nostro comitato si riunisce in un container perché qui ci sono solo case private racconta Ricci . Ci sarebbe una villa confiscata alla mafia che potrebbe diventare un punto aggregativo.
Ma la battaglia per rendere La Cogna una zona dotata di servizi non si ferma qui: «Se in fatto di trasporti pubblici siamo ben serviti, da migliorare però è la sicurezza stradale: su via La Cogna le auto sfrecciano senza controllo, non ci sono strisce pedonali. Per non parlare dei marciapiedi realizzati a zig zag. Servono urgentemente gli attraversamenti all'altezza delle fermate degli autobus, dove spesso avvengono incidenti».
A La Cogna molti lavori sono stati fatti dagli stessi residenti. «Abbiamo pagato le ditte per rifare l'asfalto, ma le strade, specialmente di inverno, si allagano e diventano un colabrodo. Inoltre è da 22 anni che aspettiamo la conclusione delle fogne, manca solo l'ultimo lotto che dovrebbe entrare in funzione entro un mese. Poi stapperemo lo spumante» commenta ironico Ricci.
Oltre al Comitato, a La Cogna c'è anche lo storico Consorzio che si batte per le infrastrutture: «Insieme al Consorzio, alle associazioni e ad altri CdQ racconta Ricci abbiamo portato avanti la battaglia contro la discarica che sarebbe dovuta sorgere a pochi metri dalle case. Per adesso fortunatamente il progetto è bloccato. Ora possiamo concentrare le energie sui problemi quotidiani della zona».
Una zona tranquilla, isolata, talmente isolata però da consentire diversi furti nel giro di poco tempo: «Fino a febbraio scorso c'è stato un continuo ripetersi di rapine. Così abbiamo firmato una petizione, inviata a Sindaco, Prefetto e Questore, per richiedere maggiori controlli. I Carabinieri di Aprilia e la Polizia di Cisterna si sono messi a disposizione per pattugliare la zona e per adesso le incursioni sembrano cessate».
Proprio in questi giorni, i rappresentanti del Comitato hanno incontrato un ingegnere inviato dal Comune per un sopralluogo. «Speriamo che i lavori comincino presto. Serve l'illuminazione pubblica, le vie interne sono al buio. Ci fanno pagare i passi carrabili, allora è giusto che vengano installati anche i lampioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero