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La novità spesso porta con sé anche qualche critica: questo vale pure per la nuova pista ciclabile di via Carroceto, che ha scatenato un polverone di polemiche tra i cittadini. Prima l’allagamento della pista durante i forti acquazzoni dei giorni scorsi, poi le critiche sul taglio dei parcheggi: per quest’opera non fila proprio tutto liscio. La pista, finanziata con i fondi del Pnrr, si allaccia in realtà a una prima pista ciclabile interrotta su via Pirandello e andrà a comporre un vero e proprio anello ciclabile che arriva fino a via Toscanini e di cui l’amministrazione comunale va molto fiera. Sembrerebbe proprio che Aprilia voglia diventare come Amsterdam, ispirandosi alla mobilità sostenibile delle grandi città del nord Europa, dove la bici è di uso comune: per fare questo il Comune metterà a disposizione della cittadinanza un anello ciclabile che circonda la città, attraversa i parchi e le strade più importanti. Eppure molti cittadini e attività commerciali della zona di via Carroceto lamentano di non avere più parcheggi a disposizione e di essere costretti a parcheggiare lontano da casa o dal negozio. In sostanza i cittadini si domandano se la pista verrà davvero utilizzata e se sarà valsa la pena aver sacrificato quei parcheggi.
“L’obiettivo è lodevole, rendere Aprilia una città più a portata d’uomo, ma qui manca ancora la cultura della bici.
I PROBLEMI DI VIA CARROCETO
I disagi lamentati in questi giorni per la pista ciclabile si vanno a sommare agli annosi problemi che da sempre caratterizzano via Carroceto, in particolare nell’ora di ingresso delle scuole. “La mattina ci vuole mezz’ora per attraversare tutta via Carroceto. Questa pista sicuramente non aiuta, ma qui il caos dei parcheggi c’è sempre stato. Questo perché molti cittadini pretendono di portare i propri figli fin dentro le aule, parcheggiando a lato strada e bloccando anche il passaggio dei bus. Almeno così la pista ciclabile non permetterà più parcheggi improvvisati e i ragazzi dovranno camminare un po' per raggiungere la scuola”, commenta Barbara, mamma di uno studente del liceo Meucci. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero