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Un vero disastro ambientale quello che ha colpito la provincia nelle ultime ore. Nella mattinata di ieri c'era ancora qualche focolaio del grosso incendio appiccato dai piromani, si è sviluppato per tre giorni e tre notti in vari punti della montagna tra Itri e Formia sino al confine con Spigno Saturnia, distruggendo circa 500 ettari di patrimonio boschivo. Roghi che hanno interessato anche altre parti della provincia e la stessa Latina con un grosso incendio che ha minacciato l'Icot e attraversato letteralmente la Pontina.
Cresce l'indignazione dei cittadini e delle istituzioni. E tra le voci critiche c'è quella dell'Arcivescovo della Diocesi di Gaeta, monsignor Luigi Vari che, ricordando come da giorni il Lazio sud è interessato da vasti incendi che hanno distrutto ampie porzioni di territorio all'interno dei Parchi regionali, come quello dei Monti Aurunci, e in diversi Comuni tra i quali Fondi, Formia, Gaeta, Itri e Minturno, esprime un ringraziamento e un incoraggiamento ai vigili del fuoco e alle associazioni di Protezione Civile e del mondo del volontariato «che con sacrificio e passione assicurano ogni giorno la sicurezza alla popolazione». Al contempo, la Chiesa di Gaeta esprime una forte condanna verso coloro che «nell'anonimato e con dolo, hanno causato gli incendi distruggendo il nostro patrimonio naturale» e invita i cittadini non solo a farsi promotori della difesa del territorio ma anche con la denuncia alle autorità competenti.
«Ogni anno - aggiunge l'Arcivescovo - il nostro territorio è funestato dal fenomeno degli incendi.
Appello del sindaco di Formia Gianluca Taddeo ai cittadini: «Invito i cittadini a segnalare qualsiasi principio di incendio sul territorio, che continuerà ad essere vigilato dalle forze dell'ordine. Sono incendi di natura dolosa, ma bisogna assolutamente tenere alta la guardia e prestare la massima attenzione per difendere questo nostro straordinario patrimonio naturalistico, faunistico, botanico e paesaggistico. Voglio complimentarmi con i volontari della Protezione Civile Ver Sud Pontino e con il suo presidente Antonio Tomao, che da anni operano senza soste e senza risparmio di energie a difesa del nostro comprensorio».
Il vice sindaco di Itri, Elena Palazzo, uno dei Comuni più colpiti, invita ad evitare le polemiche e a collaborare per contrastare con efficacia il fenomeno: «L'amministrazione - rammenta - si è occupata di riattivare la cisterna d'acqua in località Vacastello, costruita anni or sono con fondi regionali dalla Protezione civile e presto rimasta inutilizzata, che serve agli elicotteri per un pronto rifornimento d'acqua». Amaro il commento del gaetano Alessio Valente, docente di Geologia all'Università del Sannio: «Quel che resterà dei versanti montuosi di Formia, Fondi e Itri, devastati dagli incendi di questi giorni, corrisponderà a quanto teniamo alla nostra terra e alla nostra esistenza. Probabilmente non riusciamo a percepire cosa significa perdere la copertura vegetale di quei luoghi e neppure la conseguenza, anche solo temporanea, sui nostri organi».
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