Droga ed estorsioni: 10 arresti tra Latina e Terracina nell'ambito dell'operazione "Terminal"

Droga ed estorsioni: 10 arresti tra Latina e Terracina nell'ambito dell'operazione "Terminal"
LATINA - Sono partite dagli spari ai danni di un centro estetico di Terracina le indagini che, nel giro di qualche mese, hanno portato all’esecuzione di 10 ordinanze di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LATINA - Sono partite dagli spari ai danni di un centro estetico di Terracina le indagini che, nel giro di qualche mese, hanno portato all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare. L’operazione, denominata “Terminal”, è scattata all’alba di questa mattina e ha portato alla luce un vasto giro di estorsioni e spaccio di stupefacenti. Al blitz, condotto  dalla Squadra Mobile di Latina e dal commissariato di polizia di Terracina, hanno preso parte anche le squadre mobili di Roma e Napoli, nonché il reparto prevenzione crimine Abruzzo. Tra i nomi degli arrestati spicca la presenza di Gennaro Marano, originario di Napoli, ma da tempo residente a Terracina e legato da vincoli di parentela ad esponenti della malavita organizzata campana, in particolare con esponenti di uno dei più temuti clan camorristici, il clan “Licciardi”, per conto del quale operavano nel sud pontino.


 Gli arrestati devono rispondere dei reati di spaccio di stupefacenti ed estorsione. Quattro degli arrestati sono finiti in carcere a via Aspromonte, due sono agli arresti domiciliari, mentre altri quattro sono destinatari di misure di natura coercitiva dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.

Nel corso delle indagini gli agenti hanno scoperto una brutale aggressione avvenuta in piena notte a Roma ai danni di un terracinese di 24 anni, domiciliato nella Capitale per motivi di lavoro. Il giovane è stato malmenato all’interno della propria abitazione da Bruno Santos Menichini, detto “il brasiliano”.


Durante le indagini si è appurato che alcuni tra gli indagati, impossibilitati a lasciare la propria città in quanto colpiti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, utilizzavano un minorenne al quale demandavano la raccolta degli ordinativi di droga. Il gruppo era sul punto di fare il salto di qualità e stava organizzando un viaggio in Spagna per prendere contatti con i fornitori e acquistare importanti quantitativi di droga. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero