Disabili, arenili inaccessibili: Sperlonga condannata

Disabili, arenili inaccessibili: Sperlonga condannata
Un lungo litorale che ospita 56 stabilimenti alternati a tratti di spiaggia libera il cui accesso è però impossibile alle persone che si muovono su sedia a rotelle....

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Un lungo litorale che ospita 56 stabilimenti alternati a tratti di spiaggia libera il cui accesso è però impossibile alle persone che si muovono su sedia a rotelle. Una vera e propria discriminazione oltre che una violazione delle leggi che è costata al Comune di Sperlonga una condanna per condotta discriminatoria nei confronti di coloro che hanno una disabilità a causa della presenza di barriere architettoniche sul lungomare che impediscono alle persone con ridotta o impedita capacità motoria di accedere alla spiaggia e al mare.


A pronunciare la sentenza il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Latina Paola Romano Lodolini nella causa avviata dall'Associazione Luca Coscioni, Edward von Freymann e Giuseppe Di Lelio che aveva denunciato l'inaccessibilità del litorale di uno dei centri balneari più rinomati della costa pontina. La segnalazione è stata presa sul serio e i successivi sopralluoghi hanno consentito di verificare come nelle spiagge libere e nei 56 stabilimenti balneari presenti sul lungomare non viene garantita la totale accessibilità e visitabilità a coloro che hanno una ridotta capacità motoria.


Il Comune guidato da Armando Cusani come era accaduto nel 2018 al Comune di Sabaudia - è stato quindi condannato a realizzare nel giro di due mesi una serie di opere e infrastrutture per rendere accessibili alcuni tratti di litorale. In particolare l'ente dovrà predisporre rampe di accesso agli stabilimenti, alle spiagge e al mare, modificare la pendenza di alcune passerelle, istituire parcheggi adatti alle persone con disabilità e collegare questi ultimi alle spiagge con appositi percorsi, disporre camminamenti orizzontali e trasversali sulla sabbia, dotare alcuni tratti di arenile di sedie job, sistemare i servizi igienici e migliorare i percorsi di collegamento con la spiaggia. L'ente è stato inoltre condannato a risarcire il danno cagionato a Giuseppe Di Lelio (14mila euro), a Edward von Freymann (9mila euro) e all'Associazione Luca Coscioni (5mila euro). Una situazione talmente discriminatoria commentano dall'associazione Luca Coscioni - che rende ingiusto e immeritato il conferimento della Bandiera Blu al Comune sperlongano per il 24esimo anno consecutivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero