Cusani torna in Consiglio ed è bagarre tra il sindaco di Sperlonga e la consigliera Scalfati

Cusani torna in Consiglio ed è bagarre tra il sindaco di Sperlonga e la consigliera Scalfati
LATINA - E proprio quando sembrava finita risorge la carriera politica di Armando Cusani, ieri mattina reintegrato nel Consiglio comunale di Sperlonga. Con il primo di 15 punti...

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LATINA - E proprio quando sembrava finita risorge la carriera politica di Armando Cusani, ieri mattina reintegrato nel Consiglio comunale di Sperlonga. Con il primo di 15 punti all’ordine del giorno, l’assemblea ha infatti votato il ritorno dell’ex presidente della provincia non più sospeso dalla legge Severino il cui effetto è cessato da quando il reato d’abuso d’ufficio, che gli veniva contestato per la rimozione del comandante della polizia locale Paola Ciccarelli, è stato prescritto. Nonostante ambisse da tempo a questo reintegro e nonostante voci sempre più insistenti parlano di una sua ricandidatura alla poltrona da primo cittadino alle imminenti comunali, Cusani non ha preso parte all’assemblea neppure nei minuti iniziali che lo riguardavano da vicino.


Il Consiglio si è quindi limitato a prendere atto del ritorno del leader della coalizione di maggioranza e a “licenziare” il consigliere Mario Palma che ha quindi abbandonato l’aula. L’ultimo è stato anche uno dei Consigli più accesi degli ultimi tempi e non solo per la delicatezza dei temi affrontati. Programma triennale delle opere pubbliche, iuc, tari, bilancio di previsione, rendiconto dell’esercizio finanziario: maggioranza e opposizione hanno battibeccato a lungo un po’ su tutti i punti ma in almeno due momenti la tensione è salita alle stelle.

Il primo affondo è arrivato dal consigliere di minoranza Alfredo Rossi che non ha potuto fare a meno di sottolineare un grave paradosso quando si è trattato di entrare nel dettaglio delle questioni finanziarie: «Rastrelliamo piccole somme – ha commentato lo stesso - andiamo a vedere se è stata pagata la cento euro e poi spendiamo decine di migliaia di euro per affidare all’avvocato Lanzotti querele inutili contro i giornalisti».


Il dibattito è però veramente degenerato alla fine dell’assemblea dopo l’intervento del consigliere Anna Scalfati: «Sperlonga è ormai la città delle buche, delle gru, dei sequestri e degli espropri irregolari – ha dichiarato– e in Consiglio non si decide nulla, non solo perché programmate le assemblee di prima mattina ed in giorni feriali ma perché è Cusani il vero proprietario della città». L’affermazione, diretta e beffarda, ha mandato su tutte le furie il primo cittadino che, sbraitando, ha lasciato l’aula sancendo, di fatto, la fine dell’ultima pubblica assise del quinquennio. «Queste cose le deve dire al diretto interessato - ha replicato Faiola uscendo - siete sempre bravi con le parole voi giornalisti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero