Coronavirus, mancano dispositivi di protezione. Ugl sanità: «Sicurezza al primo posto»

Coronavirus, mancano dispositivi di protezione. Ugl sanità: «Sicurezza al primo posto»
«La Ugl Sanità chiede che vengano realmente varati provvedimenti urgenti e mirati a tutela di tutti gli operatori  che dal primo giorno sono impegnati a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«La Ugl Sanità chiede che vengano realmente varati provvedimenti urgenti e mirati a tutela di tutti gli operatori  che dal primo giorno sono impegnati a fronteggiare, su tutto il territorio nazionale, l’emergenza della diffusione del virus Covid-19. Sono queste donne e uomini a non avere un attimo di respiro nell’assistenza ai contagiati».


Anche in provincia di Latina si lamenta la carenza di dispositivi di protezione, sin dal primo giorno, e quelli arrivati dalla protezione civile non sono sufficienti o comunque vengono razionati.  «Non c’è nessun dato – dice Gianluca Giuliano, segretario nazionale della Ugl Sanità - che ci consegni, a oggi, un po' di ottimismo. Da più parti operatori della sanità, che non hanno lesinato dedizione e impegno, mettendo la propria vita avanti a qualunque interesse, lamentano l’inadeguatezza di mezzi di protezione consoni a una emergenza come questa. Scarseggiano o mancano camici, guanti e mascherine. Queste ultime spesso sono distribuite agli operatori nonostante non idonee alla loro attività, mentre quelle a norma, che potrebbero essere utilizzate, sono ferme dopo l’inopinato blocco alle frontiere. Perché si continuano mandare allo sbaraglio i lavoratori non capendo che la loro protezione è il primo strumento per assicurare a tanti cittadini contagiati adeguata assistenza?  Siamo pronti a intraprendere qualunque iniziativa di tutela che serva a mettere in sicurezza, nel più breve tempo possibile, tutti gli eroici operatori della sanità impegnati in prima linea». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero