Una valanga di attestati di solidarietà e persino l'idea di una colletta per pagare la sanzione di 400 euro comminata a don Showry Konka, il 45enne parroco indiano...
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IL SUO RACCONTO
Secondo il suo racconto, pochi minuti prima che iniziasse la messa e si chiudesse il varco principale della chiesa, si è presentato un fedele - l'autore del video, in fase di identificazione attraverso il sistema di videosorveglianza della chiesa - che ha insistito a rimanere e partecipare alla funzione, riprendendola con una micro telecamera nascosta per allontanarsi infine rapidamente a conclusione della cerimonia. Dopo l'autodenuncia del sacerdote saranno ora sanzionati anche i fedeli presenti e, dopo l'identificazione, anche l'autore del video.
«NON HA SAPUTO DIFENDERSI»
Tra i primi ad esprimere solidarietà a don Showry è stato ieri don Antonio Cairo, parroco della chiesa di Sant'Albina a Scauri: «Non ha saputo difendersi. Non è scritto che dobbiamo distribuire la comunione con i guanti. E i frammenti del pane eucaristico? È detto che l'Eucaristia va data sulla mano. Inoltre il sacerdote non è detto che debba celebrare con la mascherina, che deve usare con i guanti in caso di visita agli anziani in casa. Ma quello che ha girato il video non poteva uscire di casa. Non è stato visto dalla sorveglianza stradale? La celebrazione era secondo le indicazioni previste dalla Cei ed emanate concordemente con il ministero degli Interni. Non è infatti indicato che il sacerdote debba celebrare da solo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero