Coronavirus, esami per la patente solo in motorizzazione: la protesta delle autoscuole

Coronavirus, esami per la patente solo in motorizzazione: la protesta delle autoscuole
Domani, lunedì 25 maggio, a partire dalle  10 , davanti alla sede della Motorizzazione civile in via delle Congiunte Destre, a Latina, si terrà un sit-in di...

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Domani, lunedì 25 maggio, a partire dalle  10 , davanti alla sede della Motorizzazione civile in via delle Congiunte Destre, a Latina, si terrà un sit-in di protesta organizzato dalle autoscuole e dalle scuole nautiche di tutta la provincia.


Sono circa un centinaio i titolari che hanno già aderito all’iniziativa alla quale parteciperà anche la Confarca (confederazione delle scuole guida e delle scuole nautiche), con il suo residente Paolo Colangelo e col coordinatore regionale Stefano De Bonis.

Le motivazioni della protesta   è la decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di far espletare gli esami nella sede della Motorizzazione civile. «Le linee guida hanno disatteso tutte le nostre aspettative, abbiamo chiesto fin dall’inizio di poter lavorare con una programmazione che possa farci smaltire il lavoro arretrato di mesi con celerità», dichiara l’organizzatrice Roberta di Fazio, titolare di una scuola guida in provincia di Latina.

Vedi anche » La protesta delle chiavi approda a Latina: domenica la consegna al sindaco: «Non ce la facciamo, aiutateci»

Gli spostamenti – secondo gli operatori - graveranno sulle spalle dei ragazzi che si sottopongono all’esame, oltre ad ingolfare di ulteriore lavoro le attività appena aperte dopo due mesi di lockdown per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.


«Abbiamo chiesto di svolgere gli esami teorici all’interno delle autoscuole soltanto per il periodo di emergenza sanitaria – afferma Di Fazio – in modo tale che si possa aiutare quei colleghi che hanno le loro attività in provincia e che dunque impiegherebbero più di un’ora per raggiungere la sede della Motorizzazione e con più viaggi per poter trasportare gli allievi. Con gli esami teorici in motorizzazione, infatti, saremo costretti a dover trasportare all’interno delle nostre vetture soltanto un numero esiguo di candidati, pertanto ci troviamo di fronte ad un continuo e stressante viavai da parte degli operatori – conclude Di Fazio – Il problema degli assembramenti, in questo modo, persisterebbe, non solo nella sede della Motorizzazione ma anche nelle nostre vetture o davanti alle nostre sedi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero