Covid, ancora troppi casi: il sindaco chiude le piazze di assembramento dei giovani

La situazione in piazza del Quadrato, sabato scorso
Il sindaco di Latina, Damiano Coletta ha disposto con una propria ordinanza l’interdizione delle aree di Piazza Dante e Piazza Silvio D’Amico (parcheggio ex...

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Il sindaco di Latina, Damiano Coletta ha disposto con una propria ordinanza l’interdizione delle aree di Piazza Dante e Piazza Silvio D’Amico (parcheggio ex Consorzio agrario) domani, 16 aprile, nonché sabato 17 e domenica 18  dalle  16 alle 22.

Il provvedimento si è reso necessario, considerato il perdurare della situazione di emergenza sanitaria, per impedire la diffusione del Covid-19 con riguardo alle zone di spontanea aggregazione ed evitare assembramenti che compromettano il rispetto del distanziamento sociale e interpersonale, come Il Messaggero aveva raccontato con un video ripreso domenica sera in cui si vedevano decine di ragazzini assembrati nello spazio tra Parco Falcone Borsellino e l'ex Consorzio Agrario con musica a tutto volume e zero distanziamenti. Anche piazza Dante è diventato punto di ritrovo. Nessun provvedimento invece è stato preso per i giardinetti di piazza del Quadrato che pure sono stati teatro di assembramenti negli ultimi fine settimana.

«Siamo in una fase particolare della pandemia – ha dichiarato il sindaco  – e non possiamo permetterci di abbassare la guardia proprio ora che si intravede una luce in fondo al tunnel. Questo periodo è determinante e l’obiettivo è quello di contenere al massimo il numero di contagi che purtroppo a Latina non è ancora stabilmente in fase calante. Ci sono alcune zone della città che sono particolarmente frequentate dai giovani nelle ore del tardo pomeriggio e con le altre istituzioni abbiamo scelto di dare un segnale ponendo delle limitazioni mirate allo stazionamento in questi due luoghi, una decisione condivisa al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Capisco il desiderio di tornare a vivere la socialità da parte della gioventù latinense, è legittimo. Ma non è ancora il momento di lasciarsi andare e di abbassare le difese».

 

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Il Messaggero