Quattro nuovi positivi e soprattutto il timore di un focolaio all’interno di una struttura residenziale per anziani. La Asl ha messo in isolamento “Villa Carla”,...
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Per quanto concerne la residenza per anziani di Aprilia la Asl sta ricostruendo il link. Nella struttura, sin dal primo momento, sono state adottate stringenti misure di sicurezza e limitati gli accessi dei visitatori, adesso si vuole comprendere a cosa possa essere ricondotto il contagio. Il sito “Salute Lazio” parla di un link riconducibile a un uomo rientrato dall’Albania, ma non vi è ancora certezza. Di sicuro un positivo riscontrato nella struttura è ricoverato al “Santa Maria Goretti”. Un altro caso - con febbre ma negativo -alla clinica “Città di Aprilia”. Si cerca di capire come il virus possa essere stato veicolato nella struttura residenziale per anziani.
Vedi anche > Coronavirus, nove contagi in una Rsa di Aprilia: pazienti trasferiti al "Goretti", atteso esito altri tamponi
Oltre a ricostruire questo link, inoltre, si lavora anche su quello di Pontinia, dove è risultato positivo un indiano che lavora in un allevamento a conduzione familiare. L’uomo ha avuto febbre alta, solo quando la situazione non è stata più gestibile è andato in ospedale e lì gli è stata riscontrata polmonite da Covid 19. La famiglia titolare dell’allevamento è stata posta in “quarantena” e dovrà eseguire i tamponi per verificare l’eventuale contagio. Anche in questo caso va ricostruito il “link”, il focolaio degli indiani di venti giorni fa sembra orma chiuso e si dovranno verificare i contatti avuti dall’uomo all’interno - eventualmente - anche della sua comunità.
L’ultimo caso è a Lenola, un ragazzo che ha fatto volontariamente il test perché la mamma è dipendente di una struttura sanitaria. L’esito è stato positivo e si cerca adesso di ripercorrere quello che viene definito il “contact tracing”. I familiari sono stati sottoposti al tampone che avrebbe dato, per fortuna, esito negativo.
È una corsa a ostacoli quotidiana quella del gruppo di lavoro che alla Asl lavora senza sosta da mesi, a ricostruire contatti, verificare spostamenti, seguire le persone alle quali è stato detto di non muoversi dal proprio domicilio o che sono autorizzate al solo tragitto casa-lavoro. Uno sforzo che finora ha pagato e che non va vanificato da comportamenti sconsiderati.
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Il Messaggero