Ha usato parole precise per descrivere due fasi, il presidente della Confcommercio Lazio, Giovanni Acampora. Le prime, «Responsabilità, attenzione e cautela»,...
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IL CASO CAPOLUOGO
Veniamo a Latina, lei ha nominato un commissario e un sub commissario, come mai? «Quando abbiamo iniziato con il nuovo gruppo dirigente la nostra scelta è stata quella di rimetterci in gioco e di rinnovarci. Anni fa abbiamo ampliato le categorie degli associati, non ci sono più solo commercianti e questo significa mettersi costantemente in gioco. Con questa premessa poso dire che la giunta ha ritenuto di investire ulteriormente nella città di Latina. Abbiamo fatto una scelta di rilancio e ho scelto Di Cecca e Muzio per le loro competenze e capacità». Annalisa Muzio in particolare avrà la delega con i rapporto istituzionali, finora sono mancati? «No, tutti i rapporti sono stati portati avanti, ma il mondo dell’impresa è soggetto a stimoli continui e dunque è naturale cercare di fare meglio. Ho delle responsabilità nei confronti degli associati e dei rappresentanti di categoria, ci sono momenti in cui fare scelte non è questione di chi ha fatto bene o male ma di fare sempre di più». L’idea è quella di ricostruire la Confcommercio per il capoluogo, cosa c’è da fare subito? «Non sta a me dirlo, quando costruiamo una delegazione locale, chi la guida ha una linea politica di indirizzo libera. Per Latina ora Di Cecca e Muzio inizieranno i colloqui per capire le problematiche e individuare soluzioni. Una cosa è certa, lavoreranno con gruppi rappresentativi non solo del centro ma di borghi, periferie, categorie e lido sarà un lavoro impegnativo, di coordinamento di tante realtà che, forse anche per colpa nostra, finora non sono state considerate».
Qual è l’importanza di Latina nell’economia provinciale? «Tutte le città meritano attenzione», spiega Acampora a cui fa eco Di Cecca: «Quando si parla di importanza di città va separata la posizione. Latina è il capoluogo, ma all’interno della Confcommercio può capitare che un comune di 25 mila abitanti abbia un peso associativo maggiore rispetto a Latina, su questo dobbiamo lavorare e fare di più. A questo si lega anche il rilancio di cui parlavo» - conclude il presidente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero