Cluster a Priverno, i controlli si allargano alla dialisi di Terracina

Cluster a Priverno, i controlli si allargano alla dialisi di Terracina
C'è qualcosa che non ha funzionato e forse non è nelle maglie della Asl di Latina, ma tra le strutture che il paziente di Priverno ha utilizzato nelle Asl Roma 2...

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C'è qualcosa che non ha funzionato e forse non è nelle maglie della Asl di Latina, ma tra le strutture che il paziente di Priverno ha utilizzato nelle Asl Roma 2 e Roma 6. Mentre si cerca di risalire alle possibili mancanze nella protezione, aumentano i contagi legati al focolaio del servizio all'ex Regina Elena (ieri altri 3 casi), è coinvolto anche un medico nefrologo, mentre i controlli si allargano anche alla dialisi di Terracina.

I due servizi, infatti, sono distrettuali e il personale che opera all'interno ruota tra una sede e l'altra. La Asl, d'intesa con la Regione Lazio, ha fatto intervenire l'Uscar ( Unità speciale di continuità assistenziale regionale) coordinata dallo Spallanzaniper eseguire esami a tappeto..
Dalla mattinata di ieri presso il Centro dialisi di Priverno, il team dello Spallanzani ha eseguito decine di test. Lo stesso si ripeterà a Terracina. Già di buon mattino erano decine le persone che sarebbero state a contatto con i sette casi positivi locali e degli altri due casi di persone residenti fuori comune. Tutti - come accaduto per le centinaia di casi riscontrati in provincia - erano stati contattati dall'Asl pontina che aveva ricostruito il link nei minimi dettagli quindi il passaggio e i contatti avuti nei giorni scorsi dai sette contagiati locali, nonché dagli altri due di fuori comune. Lo screening, di cui si dovrebbero sapere già i risultati, se tutto andrà per il verso giusto entro le prossime 24 - 48 ore, prevedeva appunto l'esame dei tamponi prelevati e quello ancor più importante, sierologico.
I DATI
Con i tre di ieri (due di Priverno, uno di Pomezia, comunque riconducibili alla dialisi) salgono a 536 i contagiati dall'inizio della pandemia. Contrariamente a martedì, quando i casi di contagio non si erano verificati, ieri c'è stato di nuovo un mini-picco.
Non si sono registrati - ed è così ormai da nove giorni - ulteriori decessi. Restano 32 per la Asl, sono in realtà 33 da inizio emergenza considerando l'uomo di Fondi deceduto ad Albano Laziale.
I ricoverati salgono dai 30 di martedì ai 32 di ieri, mentre si conferma l'ottimo trend delle guarigioni. Le persone negativizzate sono 408 (una in più del giorno precedente) e rappresentano oltre il 75% di tutti i positivi. Un segnale importante, legato al fatto che si è compresa l'importanza di intervenire nella fase iniziale dell'infezione. Non ci sono da tempo, ormai, ricoverati in terapia intensiva. Una indicazione che arriva in modo chiaro è che se il Covid 19 è preso nella fase iniziale le possibilità di guarigione sono straordinarie e soprattutto non si finisce in rianimazione.

Cresce, infine, anche il trend di chi lascia l'isolamento domiciliare: 10.223 hanno terminato la quarantena, ne restano sotto controllo 149. Aspettando di conoscere l'esito dei test a Priverno e Terracina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero