Blitz anticamorra a Mondragone, tra gli arrestati dieci soggetti formiani

di Sandro Gionti

I carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno eseguito stamane 35 ordinanze cautelari – di cui 27 in carcere, 5 ai domiciliari e un divieto di dimora – nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

159,98€

40€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

79,99€

19€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

ANNUALE

79,99€

11,99€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

2 ANNI

159,98€

29€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

I carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno eseguito stamane 35 ordinanze cautelari – di cui 27 in carcere, 5 ai domiciliari e un divieto di dimora – nel corso di un’operazione anticamorra compiuta tra Caserta, Napoli, Milano e Pisa contro il clan camorristico Fragnoli-Pagliuca-Gagliardi di Mondragone, già dimezzato lo scorso anno da numerosi arresti. Sono stati due provvedimenti distinti. Uno adottato nei confronti di un’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti (crack e cocaina), operante tra Mondragone e Castel Volturno, con canali di approvvigionamento nel Napoletano, in particolare nelle zone di Secondigliano e Fuorigrotta. La seconda ordinanza cautelare riguarda i reati di associazione camorristica, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione ed ha colpito i soggetti che si sono succeduti nella gestione del clan camorristico all’indomani dell’arresto del reggente Giuseppe De Filippis. Quattrodici gli episodi estorsivi, consumati in danno di esercizi commerciali, imprese edili e installatori di slot machine nel territorio di Mondragone. Nel blitz anticamorra sono coinvolti, tra gli altri, dieci soggetti nativi di Formia e residenti nel Casertano, sette dei quali finiti in carcere, due ai domiciliari e uno con obbligo di dimora.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero