La fase 2 è appena iniziata e la gente vuole subito assaporare la libertà, la quotidianità, la normalità di un’era pre Covid. Anche a Latina dove...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo spettacolo, lungo corso della Repubblica, piazza San Marco, piazza del Popolo e strade limitrofe, era quello di un giorno normale, soprattutto all’interno della cosiddetta croce della ztl, ovvero via Pio VI, via Eugenio di Savoia, fino a piazza della Libertà. Non fosse stato per le mascherine indossate dai tre quarti dei passanti (non tutti infatti le portano, e in particolare ne sembrano privi i nuclei familiari), e per le file esterne ai negozi, sarebbe stata una normale domenica pomeriggio di primavera.
Affollati i tavolini dei bar, bambini festanti su biciclette e monopattini, genitori intenti a parlare con gli amici incontrati per strada. E giovani. Tanti giovani alle prese con l’aperitivo del tardo pomeriggio. I bar infatti sono pieni: tutti hanno sfruttato al massimo i tavolini all’esterno della struttura, sul marciapiede, o nei gazebo per quelli che ne erano già dotati. I negozi sono quasi tutti aperti: abbigliamento, librerie e cartolibrerie, intimo, bigiotterie, tabacchi.
Ogni attività commerciale nel centro del capoluogo si era organizzata: all’esterno, i manifesti con le regole per l’ingresso: obbligo di mascherina, il numero massimo di clienti che possono essere contemporaneamente presenti all’interno della struttura, i flaconi di gel disinfettante all’esterno, le informazioni relative alla sanificazione degli oggetti venduti, in particolare per quanto riguarda gli abiti da provare. Uniche serrande ancora chiuse, quelle delle due sale cinematografiche: per le riaperture dei cinema, infatti, la scadenza è fissata al 15 giugno.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero