I balneari del litorale pontino pronti a ripartire: «Ma non metteremo i nostri turisti in un recinto in plexiglass»

Sabaudia
Negli scorsi anni il week end di Pasqua segnava la riapertura della stagione estiva ed erano centinaia le persone che si riversavano sulle spiagge pontine per godersi le prime...

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Negli scorsi anni il week end di Pasqua segnava la riapertura della stagione estiva ed erano centinaia le persone che si riversavano sulle spiagge pontine per godersi le prime giornate di tintarella. Quest'anno di passeggiate sulla riva non se ne parla. A Sabaudia l'ordinanza del sindaco ad esempio vieta l'accesso al lungomare ed alla spiaggia almeno fino al 3 maggio. «Sarà un'estate all'insegna della bassa affluenza probabilmente prevede il presidente del Sindacato Italiano Balneari di Sabaudia e della provincia di Latina, Mario Gangi Ad ora abbiamo perso - ovviamente - il 100% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A Sabaudia forse riusciremo a sopravvivere in quanto si lavora con un turismo di prossimità, i clienti sono perlopiù proprietari di seconde case provenienti da Roma, dalla ciociaria e dai castelli che torneranno. Il turismo straniero si attesta sul 5% del totale per cui non subiremo grosse perdite su quel fronte».


Ritiene l'ipotesi dei divisori in plexiglass sulle spiagge del litorale pontino impraticabile. «L'utilizzo di questi recinti di plexiglass creerebbe non pochi problemi spiega - Innanzitutto dovremmo prevedere un aumento del numero dei malori per via del caldo eccessivo che si creerebbe all'interno degli spazi e di conseguenza dovremmo provvedere ai soccorsi. Inoltre non si è tenuto conto del fatto che il nostro litorale è molto ventoso ed al primo colpo di vento le barriere potrebbero volare via e ferire qualcuno. A quel punto chi sarebbe responsabile? Anche il posizionamento richiederebbe più tempo e più personale rispetto ai normali ombrelloni».

Gli fa eco Franco Natale, storico operatore balneare di Sabaudia: «Significherebbe creare delle serre sulla spiaggia. I clienti non sono zucchine. Non dimentichiamo inoltre che le nostre spiagge sono soggette a mareggiate frequenti che spazzerebbero via questi divisori in plexiglass. A quel punto come recuperarli in mare? E come ammortizzare le spese fatte per acquistarli?».
«Ora siamo autorizzati, mantenendo le dovute distanze, ad accedere alle strutture per lavorare al ripristino delle stesse e alla pulizia continua Gangi Noi siamo pronti a riaprire se ci indicano a quali distanze dobbiamo porre i diversi nuclei famigliari o i gruppi di amici che giungono insieme in spiaggia. Certo le docce andranno costantemente sanificate, magari utilizzando acqua addizionata con cloro. Molti operatori balneari pontini devono però affrontare anche il problema dell'estensione temporale delle concessioni che, come previsto dalla finanziaria 2018, vanno estese di 15 anni. Finora solo San Felice Circeo, Gaeta e Sperlonga lo hanno fatto. Per tutti gli altri scadono nel 2020 per cui è difficile anche fare investimenti e chiedere prestiti con una concessione in scadenza. Alcuni di noi potrebbero anche scegliere di non riaprire. La situazione è pesantissima. Inoltre il problema sarà come effettuare i controlli sulle spiagge libere».


«Siamo pronti a disporre ombrelloni e lettini anche a 4,5, 5 metri di distanza aggiunge Franco Natale Certo questo significherà dimezzare il numero dei clienti. Inoltre si potranno prevedere copri lettini usa e getta e liquidi igienizzanti per i bagnanti». Non si prospetta un'estate facile per gli operatori del litorale. Per ora si resta in attesa delle future indicazioni nazionali legate all'andamento del contagio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero