Protesta degli autotrasportatori al Mof, Fazzone scrive al presidente Draghi

Protesta degli autotrasportatori al Mof, Fazzone scrive al presidente Draghi
«Autotrasportatori esasperati. Sostenibilità economica delle imprese ridotte al lumicino a causa dei costanti ed ingenti rincari cui sono sottoposte. In questo...

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«Autotrasportatori esasperati. Sostenibilità economica delle imprese ridotte al lumicino a causa dei costanti ed ingenti rincari cui sono sottoposte. In questo contesto, e per sollecitare risposte rapide alle molteplici criticità cui il comparto è sottoposto, ho chiesto ufficialmente un intervento mirato da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro delle infrastrutture Giovannini». A dirlo è il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone, intervenuto sulla  protesta degli autotrasportatori presso il Mof di Fondi.

Una realtà «che si colloca con un fatturato tra indotto diretto ed indiretto pari a 30 miliardi l’anno tra le prime aziende in Europa». Fazzone, che è di Fondi, sottolinea che quella del Mof è «la piattaforma più grande e moderna della Penisola per concentrazione, condizionamento e smistamento di prodotti ortofrutticoli freschi con un ruolo chiave per le produzioni di ortofrutta nell’intero bacino del Mediterraneo. Quello degli autotrasportatori è un comparto che rappresenta migliaia di operatori che in questi mesi hanno sopportato i rincari progressivi attuati in ogni contesto con senso di responsabilità ed abnegazione, che nel corso di questi due anni di pandemia non si sono mai fermati proprio per garantire l’approvvigionamento di materie prime ai nostri cittadini e che non possono essere abbandonati a se stessi». 

Nella nota il senatore chiede «un’azione incisiva per ridurre i costi a carico delle imprese per il gasolio, l’energia e i pedaggi in autostrada. In secondo luogo è necessario procedere, per questa categoria, ad una revisione accurata del Codice della strada. Non una moratoria per le infrazioni stradali. Chi sbaglia è giusto che paghi, ma una revisione completa della norma per quanto attiene la patente a punti, esistente tra l’altro solo in Italia, è non procrastinabile considerato che la sospensione di tale autorizzazione alla guida comporta l’impossibilità per i camionisti di svolgere il proprio lavoro».  

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Il Messaggero