L'associazione produttori agricoli: «Niente manodopera e costi elevati, raccolti a rischio»

L'associazione produttori agricoli: «Niente manodopera e costi elevati, raccolti a rischio»
Manodopera che non si trova, costi delle materie prime aumentati e raccolti a rischio. E' la situazione che descrive il direttivo dell'Aspal, l'associazione produttori...

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Manodopera che non si trova, costi delle materie prime aumentati e raccolti a rischio. E' la situazione che descrive il direttivo dell'Aspal, l'associazione produttori agricoli del Lazio.  .

«La  pandemia - si legge in una nota - è solo la ciliegina sulla torta, in negativo ovviamente, nel nostro settore. Continuiamo ad avere grossi problemi per carenza di manodopera, con il serio rischio di vedere compromessi i vari raccolti ed anche gli altri lavori stagionali in campagna. A questa situazione di disagio, vanno aggiunti i continui adempimenti post Covid, i quali non fanno altro che aumentare il nostro costo del lavoro, senza agevolare né i datori di lavoro, né tantomeno gli operai. In merito ai costi di produzione, nessuna istituzione si è accorta che sono aumentati vertiginosamente anche il gasolio, la corrente, i concimi, le sementi, i trasporti, ed anche altre materie prime di cui in campagna non si può fare a meno»

Segnalate anche le gravi perdite di produzione, causate dalle fitopatie (moria del kiwi), e dalle  calamità naturali come grandine, vento, gelo, con conseguente perdite di reddito cospicue per gli agricoltori del nostro territorio.

 Aspal Lazio evidenzia anche la «troppa differenza di prezzo dal campo alla tavola, troppe speculazioni sui prezzi dei prodotti agricoli al campo, all'interno della filiera agro-alimentare, che penalizzano sempre e solo gli anelli deboli e cioè agricoltori e consumatori» 

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Il Messaggero