Grandinata tra Latina Scalo e Ninfa: agricoltura di nuovo ko

Grandinata tra Latina Scalo e Ninfa: agricoltura di nuovo ko
Un'intensa grandinata nelle prime ore del pomeriggio di ieri ha colpito il triangolo del territorio pontino compreso tra Doganella di Ninfa, Latina Scalo e Sermoneta. Venti...

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Un'intensa grandinata nelle prime ore del pomeriggio di ieri ha colpito il triangolo del territorio pontino compreso tra Doganella di Ninfa, Latina Scalo e Sermoneta. Venti centimetri di grandine. Chicchi piccoli ma copiosi hanno ricoperto le coltivazioni di kiwi, pesche, mele e ortaggi. Le reti antigrandine hanno ceduto. Una mannaia sui terreni coltivati, già colpiti dalle gelate straordinarie dell'8, 9 aprile e dei giorni successivi, che hanno investito l'area a nord della provincia. Le gelate avevano già causato notevoli danni alle produzioni agricole nelle zone di Doganella di Ninfa, Prato Cesarino, Montello, Carano e Campoverde, tanto da indure il commissario straordinario del Comune di Cisterna a chiedere «l'avvio delle procedure per l'eventuale riconoscimento dello stato di calamità naturale» per «quantificare l'entità del danno» e «l'attivazione di interventi regionali e nazionali».


«Oggi, parte degli stessi terreni sono stati sommersi dalla grandine commenta Renato Campoli, ex assessore all'agricoltura è un pianto. La grandine è piccola ma tanta, non ha spezzato i germogli ma li ha compromessi di nuovo, speriamo che qualcosa di ciò che è rimasto si sia salvato». I danni peggiori alle piantagioni di kiwi, colpite nel momento della germogliazione delle piante da frutto. Sfiorato dalla grandinata anche il Giardino di Ninfa.
«Il monitoraggio è in atto- spiega il direttore di Coldiretti Latina, Carlo Picchi - e i nostri uffici si sono già attivati per raccogliere le segnalazioni e capire quale sia il quadro della situazione. È ancora presto per una stima precisa e per dare delle percentuali, ma certamente il danno c'è stato». Ormai da 4 o 5 anni quello con la grandinata sembra purtroppo essere diventato un appuntamento fisso. In molti casi i teli di protezione non bastano, per questo Coldiretti rivolge un invito agli agricoltori: «Esiste un'assicurazione agevolata spiega Carlo Picchi per danni da gelo, grandine, neve e altro che viene rimborsata all'incirca per il 70% da fondi dell'Unione Europea tramite Agea, l'ente erogatore per l'Italia. Ormai non si tratta più di eventi sporadici, il modo migliore per proteggere le aziende al momento è assicurarsi».

C.Pao e A.Tab.
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Il Messaggero