Due postazioni di pubblica sicurezza nei principali nosocomi della provincia pontina. E poi controlli dinamici e una linea telefonica diretta per comunicare in modo tempestivo con...
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L'obiettivo che la prefettura vuole raggiungere è quello di assicurare un presidio di controllo ben visibile, come segno della presenza costante delle forze dell'ordine. A Latina questo servizio sarà collocato in un apposito locale all'interno della sala d'attesa del pronto soccorso, spostato dalla sua attuale ubicazione all'ingresso principale dell'ospedale. Al Dono Svizzero, dove pure si sono verificati diversi episodi di aggressione e minacce al personale medico e infermieristico, sarà comunque sempre garantita la presenza fissa su turni di due operatori. Se questi rappresentano i principali interventi da mettere in campo a stretto giro, si pensa già anche a un rafforzamento delle misure di sicurezza per i mesi estivi, con l'invio di altro personale, che riguarderà l'ospedale di Terracina, mentre un'ulteriore valutazione verrà fatta per Fondi.
Nella stessa ottica si pensa poi a organizzare controlli dinamici con l'ausilio delle pattuglie dei carabinieri e dei comandi delle polizie locali, concentrati in alcuni momenti della giornata e soprattutto in corrispondenza degli orari di visita dei familiari dei degenti. Oltre a questo si è discusso della possibilità di realizzare una linea telefonica diretta accessibile in diversi punti dell'ospedale, che possa mettere in comunicazione i sanitari con la sala operativa e richiedere tempestivamente, a seconda dell'entità dell'emergenza, l'intervento della pattuglia in quel momento più vicina e disponibile.
Da parte della Asl è stata poi manifestata l'intenzione di organizzare una specifica formazione indirizzata agli operatori e mirata alla gestione dei momenti di allarme.
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Il Messaggero