Aggressioni ai medici del pronto soccorso si corre ai ripari: polizia in sala d'aspetto

Aggressioni ai medici del pronto soccorso si corre ai ripari: polizia in sala d'aspetto
di Laura Pesino
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Sabato 18 Febbraio 2023, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 10:58
Due postazioni di pubblica sicurezza nei principali nosocomi della provincia pontina. E poi controlli dinamici e una linea telefonica diretta per comunicare in modo tempestivo con la sala operativa. Sono queste le principali misure di cui si è discusso ieri nel corso di una riunione che si è tenuta in prefettura con i vertici della Asl, la questura di Latina, l'Arma dei carabinieri, il commissario straordinario del Comune Carmine Valente e il comandante della polizia locale. Un incontro programmato dal prefetto Maurizio Falco sulla base di un preciso indirizzo del ministero relativo alla sicurezza nei pronto soccorso degli ospedali, con l'obiettivo di garantire il regolare svolgimento del lavoro e l'incolumità di tutti gli operatori sanitari di fronte al fenomeno crescente delle aggressioni che si consumano proprio in questi ambienti e che, come raccontano molti episodi di cronaca, non hanno risparmiato neanche la provincia pontina. Come prima misura di intervento è stata garantita l'istituzione di due postazioni di pubblica sicurezza nei pronto soccorso del Goretti e del Dono Svizzero di Formia, ciascuna attiva per 12 ore, in orario diurno dalle 8 alle 20, con la presenza, su turni, di due operatori di polizia.
L'obiettivo che la prefettura vuole raggiungere è quello di assicurare un presidio di controllo ben visibile, come segno della presenza costante delle forze dell'ordine. A Latina questo servizio sarà collocato in un apposito locale all'interno della sala d'attesa del pronto soccorso, spostato dalla sua attuale ubicazione all'ingresso principale dell'ospedale. Al Dono Svizzero, dove pure si sono verificati diversi episodi di aggressione e minacce al personale medico e infermieristico, sarà comunque sempre garantita la presenza fissa su turni di due operatori. Se questi rappresentano i principali interventi da mettere in campo a stretto giro, si pensa già anche a un rafforzamento delle misure di sicurezza per i mesi estivi, con l'invio di altro personale, che riguarderà l'ospedale di Terracina, mentre un'ulteriore valutazione verrà fatta per Fondi.
Nella stessa ottica si pensa poi a organizzare controlli dinamici con l'ausilio delle pattuglie dei carabinieri e dei comandi delle polizie locali, concentrati in alcuni momenti della giornata e soprattutto in corrispondenza degli orari di visita dei familiari dei degenti. Oltre a questo si è discusso della possibilità di realizzare una linea telefonica diretta accessibile in diversi punti dell'ospedale, che possa mettere in comunicazione i sanitari con la sala operativa e richiedere tempestivamente, a seconda dell'entità dell'emergenza, l'intervento della pattuglia in quel momento più vicina e disponibile.
Da parte della Asl è stata poi manifestata l'intenzione di organizzare una specifica formazione indirizzata agli operatori e mirata alla gestione dei momenti di allarme.
 
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