Maltrattamenti e abusi sessuali per undici anni, sin da quando le figlie erano in tenerà età. E' una storia di violenza inaudita, ancora una volta tra le mura...
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Gli abusi, secondo la ricostruzione degli investigatori, risalgono al periodo in cui le bambine avevano tra i 5 e i 16 anni, tra il 2002 e il 2013.
Ieri, dopo un'attività di indagine coordinata dalla Procura di Cassino, l'uomo di 51 anni è stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per i reati di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia. L'indagine è condotta dal sostituto procuratore Emanuele De Franco e affidata ai carabinieri della stazione di Formia che hanno eseguito l'arresto dell'indagato, ora rinchiuso in carcere.
E' stato possibile far emergere una vicenda di tale squallore e gravità soltanto grazie al coraggio e alla determinazione di una delle due sorelle vittime del padre. La ragazza si è infatti presentata dalla stazione dei carabinieri, da sola, raccontando ai militari ciò che era avvenuto negli anni precedenti. Immediatamente sono scattate le verifiche e la ragazza è stata aiutata da uno psicologo per affrontare i gravissimi traumi legati alle umiliazioni subite nel luogo che dovrebbe essere più sicuro di qualsiasi altro. Pezzo dopo pezzo è stato possibile mettere insieme i vari tasselli del suo drammatico racconto, mentre i carabinieri si occupavano di verificare l'attendibilità di quanto riferito dalla ragazza. Un insieme di episodi frequenti ma distribuiti in un arco di tempo enorme, addirittura undici anni di violenze, sevizie e umiliazioni di ogni genere.
UN INFERNO
«Per le due giovani la vita era diventata ormai impossibile» spiegano i militari che hanno potuto verificare le gravissime accuse avanzate dalle ragazze. Il 51enne è stato arrestato dai militari in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia aggravati.
«L'uomo - spiegano i militari in un comunicato stampa - nello stesso periodo maltrattava le figlie offendendone il decoro e la dignità, ponendole in uno stato di sofferenza tale da rendere loro la vita impossibile».
Marco Cusumano
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Il Messaggero