FONDI-SPERLONGA - Ventidue ore settimanali di sostegno le spetterebbero di diritto e, come se non bastasse, a confermarlo c’è anche una sentenza del Tar di...
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Gli incredibili progressi della piccola Chiara (nome di fantasia), nove anni e passi da gigante fatti soprattutto nella lettura nonostante un grave ritardo psico-motorio, rischiavano di andare perduti e così i suoi genitori hanno deciso di presentare un esposto ai carabinieri. Sentenza e carte alla mano, la mamma e il papà dell’alunna hanno denunciato alle autorità l’ennesimo diritto negato nella speranza che una nuova indagine riesca finalmente a restituire alla piccola ciò che le spetterebbe di diritto. Oltre alla mancanza dell’insegnante, che secondo quanto riferito ai genitori non arriverà prima di un’altra settimana nonostante i solleciti all’ufficio scolastico regionale, anche la beffa di poter disporre soltanto di 16 ore settimanali (anziché 22), come è previsto in casi di disabilità grave.
Tra le anomalie denunciate ai carabinieri c’è infatti anche quello della mancata continuità scolastica che, sugli alunni con disabilità, è ancora più importante. Grazie a un’eccellente insegnante che Chiara aveva avuto la fortuna di incontrare lo scorso anno, la piccola aveva infatti raggiunto traguardi prima impensabili ma quest’anno sarà costretta a intraprendere un percorso didattico diverso con una nuova maestra. «Ci è stato detto che sono state diminuite le ore di assistenza a tutti – hanno spiegato i genitori della ragazzina - ma per nostra figlia questo vuol dire perdere la possibilità di fare progressi, per questo abbiamo deciso di presentare l’esposto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero