A scuola senza sostegno, i genitori presentano un esposto ai carabinieri

A scuola senza sostegno, i genitori presentano un esposto ai carabinieri
di Barbara Savodini
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Lunedì 19 Settembre 2016, 21:48
FONDI-SPERLONGA  - Ventidue ore settimanali di sostegno le spetterebbero di diritto e, come se non bastasse, a confermarlo c’è anche una sentenza del Tar di Latina eppure, al suono della prima campanella dell’anno, si è trovata sola e sola resterà per almeno altri 15 giorni. Quella che si è verificata nel plesso Alfredo Aspri di Fondi-Sperlonga è una storia come se ne stanno sentendo a centinaia in tutta Italia dove gli effetti della cattiva organizzazione del sistema scolastico si stanno ripercuotendo sui piccoli studenti e, soprattutto, come nel caso della protagonista di questa vicenda, su coloro che hanno maggiori difficoltà nell’apprendimento.

Gli incredibili progressi della piccola Chiara (nome di fantasia), nove anni e passi da gigante fatti soprattutto nella lettura nonostante un grave ritardo psico-motorio, rischiavano di andare perduti e così i suoi genitori hanno deciso di presentare un esposto ai carabinieri. Sentenza e carte alla mano, la mamma e il papà dell’alunna hanno denunciato alle autorità l’ennesimo diritto negato nella speranza che una nuova indagine riesca finalmente a restituire alla piccola ciò che le spetterebbe di diritto. Oltre alla mancanza dell’insegnante, che secondo quanto riferito ai genitori non arriverà prima di un’altra settimana nonostante i solleciti all’ufficio scolastico regionale, anche la beffa di poter disporre soltanto di 16 ore settimanali (anziché 22), come è previsto in casi di disabilità grave.

Tra le anomalie denunciate ai carabinieri c’è infatti anche quello della mancata continuità scolastica che, sugli alunni con disabilità, è ancora più importante. Grazie a un’eccellente insegnante che Chiara aveva avuto la fortuna di incontrare lo scorso anno, la piccola aveva infatti raggiunto traguardi prima impensabili ma quest’anno sarà costretta a intraprendere un percorso didattico diverso con una nuova maestra. «Ci è stato detto che sono state diminuite le ore di assistenza a tutti – hanno spiegato i genitori della ragazzina - ma per nostra figlia questo vuol dire perdere la possibilità di fare progressi, per questo abbiamo deciso di presentare l’esposto».
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