Maria Grazia Cucinotta scrive al Presidente della Repubblica chiedendo giustizia per Willy. In una lettera firmata dalla sua associazione "Vite senza paura Onlus" e da...
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«Il massacro di Willy ci lascia senza respiro per la brutalità dell’omicidio - scrivono le due associazioni - per il patto di silenzio, per l’inutilità di quell’esercizio di forza brutale, che trascende l’assenza di rispetto per la persona e per la vita per trasbordare nel non senso assoluto». «Non è l’unico episodio, davanti al quale ci siamo trovate ad operare e riflettere, più spesso gli omicidi di donne, colpevoli solo di essere tali, l’assenza di sanzioni esemplari e dell’effettività della pena, da tutti i punti di vista, sia quello punitivo, sia quello dissuasivo, sia ancora quello educativo». E la chiosa: «Il nostro nome è “Mai più” come direbbe una canzone. Vorremmo che fosse lo stesso per le forze dell’ordine, per i giudici, per gli insegnanti, per le famiglie… Confidiamo nella Sua sensibilità e attenzione».
Il Messaggero