Willy Monteiro, la mamma riceve la cintura "Campione di vita"

Willy Monteiro, la mamma riceve la cintura "Campione di vita"
"Campione di Vita". La famiglia di Willy Monteiro ha ricevuto dal pugile Christopher "Gringo" Mondongo il riconoscimento della Federazione Pugilistica italiana...

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"Campione di Vita". La famiglia di Willy Monteiro ha ricevuto dal pugile Christopher "Gringo" Mondongo il riconoscimento della Federazione Pugilistica italiana dopo il brutale assassinio del giovane a Colleferro. La foto, pubblicata sulla pagina Facebook della FPI, mostra la famiglia e il campione di boxe insieme nel mostrare la cintura fatta appositamente per ricordare la memoria di Willy. Questo il testo apparso sui social network: «Per il coraggio dimostrato nel difendere un amico dall’assalto di quei 4 che poi, accanendosi su di lui, lo hanno ucciso . Un Nobilissimo Gesto che gli è costato la vita... Un gesto che solo i Pugili nell’anima sono capaci di Fare... Willy Pugile per sempre»




Nei giorni scorsi la stessa Federazione aveva precisato: «Uno dei quattro balordi è stato tesserato fino al 2018 ma da allora non ha più avuto a che fare, sotto qualsivoglia forma, con il movimento pugilistico nazionale. A questo personaggio sarà interdetta sine die la possibilità di tesserarsi con la Fpi e di iscriversi/allenarsi presso tutte le Asd/Ssd a essa affiliate».

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La FPI aveva espresso «immenso dolore e cordoglio per la scomparsa del giovane Willy Monteiro, barbaramente ucciso sabato notte a Colleferro. Willy, corso in aiuto di un amico preso di mira da una banda di balordi e per questo malmenato a morte - si legge - era portatore sano di quei valori che fanno di un uomo un Pugile: coraggio, altruismo e incoercibile voglia di aiutare chi è in difficoltà». «Valori, non i soli, e ideali che sono alla base della nobile arte - proseguono dalla Federazione - e che i Maestri insegnano quotidianamente nelle palestre affiliate alla Fpi. Chi non ne è in possesso e, soprattutto, non è tesserato (agonista/amatore, ndr) con la Fpi non può e non deve essere definito Pugile. Si Chiede, quindi, maggiore attenzione agli organi di stampa nell'usare i sostantivi pugili e pugilato all'interno di articoli/titoli su fatti di cronaca nera come quello di Colleferro»

 

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Il Messaggero