Willy Monteiro, la mamma riceve la cintura "Campione di vita"

Willy Monteiro, la mamma riceve la cintura "Campione di vita"
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Venerdì 11 Settembre 2020, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 06:30

"Campione di Vita". La famiglia di Willy Monteiro ha ricevuto dal pugile Christopher "Gringo" Mondongo il riconoscimento della Federazione Pugilistica italiana dopo il brutale assassinio del giovane a Colleferro. La foto, pubblicata sulla pagina Facebook della FPI, mostra la famiglia e il campione di boxe insieme nel mostrare la cintura fatta appositamente per ricordare la memoria di Willy. Questo il testo apparso sui social network: «Per il coraggio dimostrato nel difendere un amico dall’assalto di quei 4 che poi, accanendosi su di lui, lo hanno ucciso . Un Nobilissimo Gesto che gli è costato la vita... Un gesto che solo i Pugili nell’anima sono capaci di Fare... Willy Pugile per sempre»



Nei giorni scorsi la stessa Federazione aveva precisato: «Uno dei quattro balordi è stato tesserato fino al 2018 ma da allora non ha più avuto a che fare, sotto qualsivoglia forma, con il movimento pugilistico nazionale. A questo personaggio sarà interdetta sine die la possibilità di tesserarsi con la Fpi e di iscriversi/allenarsi presso tutte le Asd/Ssd a essa affiliate».

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La FPI aveva espresso «immenso dolore e cordoglio per la scomparsa del giovane Willy Monteiro, barbaramente ucciso sabato notte a Colleferro. Willy, corso in aiuto di un amico preso di mira da una banda di balordi e per questo malmenato a morte - si legge - era portatore sano di quei valori che fanno di un uomo un Pugile: coraggio, altruismo e incoercibile voglia di aiutare chi è in difficoltà». «Valori, non i soli, e ideali che sono alla base della nobile arte - proseguono dalla Federazione - e che i Maestri insegnano quotidianamente nelle palestre affiliate alla Fpi. Chi non ne è in possesso e, soprattutto, non è tesserato (agonista/amatore, ndr) con la Fpi non può e non deve essere definito Pugile. Si Chiede, quindi, maggiore attenzione agli organi di stampa nell'usare i sostantivi pugili e pugilato all'interno di articoli/titoli su fatti di cronaca nera come quello di Colleferro»
 

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