È precipitato nel crollo del Ponte Morandi lo scorso 14 agosto ed è sopravvissuto. Un evento che ha provocato la morte di 43 persone. Tanti sono stati i racconti dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Genova, il giudice riapre la strada sotto il moncone del ponte Via libera alle linee ferroviarie
LEGGI ANCHE Crollo ponte a Genova, dal 2013 più di 10 i viadotti crollati in Italia
Davide ha raccontato al quotidiano Libero quanto gli è accaduto, che è qualcosa di vicino ad un miracolo: «Percorrevo il Morandi, il ponte è caduto giù: sono stato sbalzato dall’auto e mi sono trovato in bilico sul pilone numero 9 - le parole di Capello, ritrovatosi tra il cemento e il sostegno di un pezzo di viadotto - in una specie di bolla d’aria che è stata la mia salvezza, perché ha attutito lo schianto».
Un racconto scioccante e terribile quello di Davide Capello: «Quando ho capito di essere ancora vivo, ho iniziato a scavare con le mani tra i detriti per procurarmi una via di fuga - continua - ho scavato con affanno per 5 o 6 metri, mi sono trovato fuori. Ricordo il silenzio sinistro e la desolazione di auto e camion schiacciati, si sentiva solo il rumore della pioggia battente».
Davide, vigile del fuoco di 35 anni, è rimasto praticamente illeso: ma come spesso accade, i danni di quel crollo li sente eccome. Intanto, nell’attesa di tornare a fare il vigile del fuoco, si occupa del settore giovanile del Genoa: Capello è infatti un ex portiere, passato anche dal Cagliari oltre che da diverse squadre di categorie minori. «Ho problemi legati al sonno e altri di cui preferisco non parlare - dice - C’è chi mi aiuta per uscire dall’incubo. Per ora non ho ripreso a lavorare, la mia condizione non me lo permette».
Il Messaggero