Sirio Carmazzi era di turno nel pomeriggio. Prima di indossare la divisa e andare alla Croce Rossa di Viareggio, aveva deciso di andare a fare degli acquisti alla pineta...
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Corso fuori dal negozio, Carmazzi ha subito chiamato il 118 e, in attesa dell'ambulanza, ha iniziato a praticare un massaggio cardiaco a Davide, aiutato anche da un altro uomo, un volontario della Misericordia di Massarosa, anche lui lì per caso. E poi la terza circostanza fortunata di questa vicenda: un dentista che vive in zona ha portato a Carminazzi il defibrillatore che, scarica dopo scarica, ha salvato la vita a Davide.
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E pensare che, come racconta a La Nazione, quella mattina Sirio ha accumulato tutta una serie di ritardi sulla tabella di marcia. Proprio quelli gli hanno permesso di trovarsi nel posto giusto, al momento giusto. «Sono fatalista, si vede che dovevo trovarmi lì proprio in quel momento. Va anche detto che ha funzionato benissimo il coordinamento con il 118 e tutti questi fattori insieme» ha detto l'uomo. Una «gratificazione unica» quella di essere riuscito a salvare, ancora una volta, una vita umana: «La soddisfazione più grande per me che faccio questo lavoro da trent’anni è quella di poter sentire che l’intervento è andato a buon fine, che quell’uomo non ha avuto danni cardiaci o cerebrali», ha commentato l'uomo.
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Il Messaggero