Agente della penitenziaria stroncato da infarto prima del turno di lavoro

Agente della penitenziaria stroncato da infarto prima del turno di lavoro
Dopo il lavoro sarebbe dovuto tornare a casa da sua figlia, una ragazzina di dieci anni, il suo grande amore. L’altro, la moglie, non c’è più da qualche...

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Dopo il lavoro sarebbe dovuto tornare a casa da sua figlia, una ragazzina di dieci anni, il suo grande amore. L’altro, la moglie, non c’è più da qualche anno a causa di un brutto male che se l’è portata via proprio nel fiore dei suoi anni. Ma ieri, quando si trovava al lavoro, mentre si stava cambiando per attaccare il turno delle 7, Maurizio Di Mattia, 47 anni, assistente capo coordinatore della Polizia penitenziaria, si è sentito male ed è morto a causa di un infarto. A dare la notizia e ad esprimere le proprie condoglianze alla famiglia e al corpo di Polizia penitenziaria per la gravissima perdita è stato il segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini. Nella sua voce c’è l‘amarezza di chi ha appena perso un collega giovane che lascia una figlia adolescente alla quale bisognerà spiegare perché entrambi i genitori non ci sono più accanto a lei.


Ieri mattina Di Mattia, puntuale come sempre, si era presentato a Castrogno prima che scattasse l’orario del turno per potersi cambiare e indossare la divisa nello spogliatoio che si trova al terzo piano del carcere. Erano le 6.50 quando si è sentito male e con il suo cellulare è riuscito a chiamare il collega che si trovava in servizio nella sala regia del penitenziario. Da lì sono stati quindi allertati il medico del carcere e il 118. Quando i soccorsi sono arrivati, l’assistente capo era a terra, ancora vivo. Sono quindi iniziati i tentativi di rianimazione con il defibrillatore. Trasportato in ospedale, però, alle 9.47 il suo cuore ha cessato di battere. Per i medici la situazione era ormai compromessa. E’ grandissimo il dolore tra i colleghi e gli amici che ricordano la perdita della moglie e la forza che ha dimostrato per amore della figlia. I funerali si svolgeranno oggi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero