All'ospedale di Perugia operava «un meccanismo clientelare diffusissimo di cui gli stessi indagati sembrano essere in qualche misura dei semplici ingranaggi». Con...
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Le mosse del ministero. Verifiche su tutti gli ospedali umbri ed una task force per verificare il pieno rispetto del piano nazionale anticorruzione e delle disposizioni dell'Anac. Obiettivo: «Cacciare le mele marce subito, perché non può esserci salute senza legalità». È la riposta del ministro della Salute, Giulia Grillo, all'inchiesta sulla Sanità umbra in merito a una decina di concorsi per assunzioni all'ospedale di Perugia che sarebbero stati pilotati. Inchiesta che potrebbe però estendersi anche ad altri settori della Sanità.
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Le misure sono state decise oggi dal ministro, che ha convocato l'unità di crisi permanente per analizzare la situazione che si è venuta a creare in Umbria a seguito della inchiesta della Procura di Perugia.
Il ministro ha anche reso noto di aver scritto alla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, «per assicurare ampia disponibilità a collaborare per individuare le migliori competenze professionali per la sostituzione dei vertici aziendali oggetto delle misure cautelari». L'obiettivo, ha chiarito, «è individuare figure di garanzia. Dalle notizie apprese, ci sembra infatti che tutti i vertici dell'azienda perugina siano stati in qualche modo coinvolti e quindi abbiamo la preoccupazione di come verrà assicurata la continuità organizzativa e amministrativa della struttura». Riferendosi quindi alla richiesta del vicepremier Matteo Salvini di elezioni anticipate in Umbria a seguito della inchiesta sulla Sanità, «non mi piace fare sciacallaggio sulla pelle dei cittadini umbri - ha ammonito -. Stiamo parlando di sanità e diritti: io posticiperei a livello di priorità il tema delle elezioni. Voglio dare priorità alla garanzia della qualità e sicurezza delle cure».
Certamente, ha aggiunto, «il piano politico impone poi una riflessione importante e immagino che politicamente anche il M5s non starà a guardare». Dal ministro, infime, anche una richiesta ai presidenti delle due Camere: «Lunedì scriverò loro affinchè nel più breve tempo possibile venga calendarizzata la proposta di legge M5S, presente in entrambe le Camere, riguardante la modifica completa delle nomine dei manager della Sanità. I casi eclatanti di Basilicata ed Umbria - ha concluso - riportano alla ribalta il tema che io e il Movimento abbiamo da sempre sottolineato, ovvero l'importanza di rescindere il rapporto tra politica e sanità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero