Uccide la moglie soffocandola e poi tenta il suicidio: in casa c'erano i due figlioletti

Uccide la moglie soffocandola e poi tenta il suicidio: in casa c'erano i due figlioletti
Roxana Zenteno aveva 41 anni: è stata uccisa stamani tra le 8 e le 9 del mattino, che ancora dormiva. Soffocata con un cuscino dal marito Marco Buscaglia, 47 anni, nella...

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Roxana Zenteno aveva 41 anni: è stata uccisa stamani tra le 8 e le 9 del mattino, che ancora dormiva. Soffocata con un cuscino dal marito Marco Buscaglia, 47 anni, nella loro camera da letto mentre i due bambini della coppia, uno di 10 e l'altro di 12 anni, erano nelle loro stanze vicine a quelle di mamma e papà. Buscaglia uccide la donna, poi scende in garage e si taglia le vene con un cutter. 


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Lo salveranno, più tardi, i carabinieri. Questo omicidio che per adesso non ha un movente, se mai può avere un qualsiasi movente un atto di questo tipo, è avvenuto in una villetta nel piccolo paese di Boissano, sulle colline di Savona. È successo all'improvviso, e in paese come tra i parenti della vittima, nessuno sa spiegarsi perché. La dinamica di questo ennesimo femminicidio è stata ricostruita dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Albenga. Buscaglia si alza e si veste mentre Roxana dorme ancora. Prende il cuscino e lo preme con tutta la forza che ha sul volto della moglie fino a soffocarla. Poi ricompone le lenzuola, va nelle camere dei figli e li avverte che scende in garage e che la mamma dorme ancora.

Chiama un amico, lo avverte di quanto ha fatto e di cosa vuol fare. Apre la porta del garage, afferra un cutter e si taglia le vene dei polsi facendo scolare il sangue in un catino. All'arrivo dei carabinieri, Marco Buscaglia è già privo di sensi: trasferito con urgenza in ospedale, operato, è adesso fuori pericolo. La prima cosa da fare è tranquillizzare i bambini che vengono affidati a una parente e portati in pediatria al Santa Corona di Pietra Ligure per essere assistiti dagli psicologi. Mentre i carabinieri mettono i bambini al sicuro, il medico legale Marco Canepa esegue un primo esame della salma di Roxana: è morta per soffocamento, è stato usato un qualcosa di soffice, non ci sono segni di lotta, dormiva senz'altro quando è stata uccisa. Qualcosa di più dirà l'autopsia che sarà eseguita martedì. Ora bisogna capire: ma questo gesto resta, per il momento, un mistero. Tutti i testimoni sentiti dai carabinieri sottolineano quanto quella coppia, sposata da 13 anni, fosse felice e affiatata. «Certo - dirà più tardi il fratello di Roxana - qualche discussione l'avevano ma erano cose normali tra coniugi, di poco conto».


Eppure Marco, operaio specializzato della Piaggio di Villanova d'Albenga, l'ha uccisa. Lei, piccola e minuta, stava studiando per diventare un operatore socio sanitario, problemi economici apparentemente non ce n'erano, i bambini erano una gioia. Eppure Marco l'ha soffocata fino a farla morire. Qualcuno sussurra che Marco, dopo la morte del padre due anni fa e quella della madre l'anno scorso, non era più lo stesso. Forse era depresso, forse c'era qualcos'altro. Adesso che è fuori pericolo, potrà forse dire qualcosa ai carabinieri per far capire il motivo per cui ha ucciso la donna che pure, secondo i vicini e i familiari, amava tantissimo.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero