Flavio Tosi è indagato con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Per la prima volta in un'inchiesta radicata in Veneto compare il 416 bis del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Zaia: «Da Conte un libro dei sogni, mi aspettavo qualche asso nella manica»
N'drangheta, tutti i reati contestati
Un'indagine in grande stile quella sulla 'ndrangheta a Verona, condotta dalla Distrettuale antimafia, con la Pm Lucia D'Alessandro, e dalla Polizia, con l'Anticrimine e lo Sco, le squadre mobili di Venezia e Verona. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, truffa, riciclaggio, estorsione, traffico di droga, corruzione, turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di beni e fatture false. In totale 26 i soggetti facenti parte del gruppo: 16 sono agli arresti con il 416 bis, gli altri ai domiciliari o con obbligo di firma . Nell'indagine anche numerosi indagati. Ma l'indagine è in corso e ci sono ulteriori indagati. «È un'indagine sulla criminalità organizzata che tocca per la prima volta Verona, dopo Padova e la zona del Veneto orientale, e che dimostra la presenza strutturata delle mafie in regione, e nello specifico la 'Ndragheta», ha detto il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi. «La 'Ndrina veronese - ha spiegato Francesco Messina, capo dell'anticrimine - aveva costruito una serie di rapporti stretti in un gioco 'do ut des' tale da controllare le più svariate attività del territorio, forte di licenze e permessi, contrattati anche con pubblici funzionari».Coronavirus, in Italia 88 morti e 177 nuovi casi, trend in calo: in otto regioni nessun contagio
Questo facendo leva, sule più svariate attività: dalla droga, all'usura passando per riciclaggio ed estorsione, come già accaduto in Lombardia ed Emilia. «Lo sbarco a Verona - si legge nelle carte dell'inchiesta - avviene con il traffico di cocaina da smerciare nelle piazze della città, e della provincia, sotto la regia del boss Giardino che, anche dal letto di ospedale in carcere, dava indicazioni su come agire».
Virus, Iss: «Picco mortalità a marzo con 15.114 morti, ad aprile 13.447. Più colpiti gli uomini over 70»
In una di queste pieghe dell'inchiesta entra il nome di Flavio Tosi, accusato di concorso in peculato per una distrazione di fondi di Amia, «non meno di 5.000 euro», imputata a Miglioranzi, per pagare la fattura di un'agenzia di investigazioni privata, nell'interesse di Tosi, sostiene la Procura. «Non ne sono nulla - ha risposto Tosi - ne uscirò totalmente estraneo, come in tutte la altre occasioni». Il faro puntato dalla Polizia sull'ndrangheta a Verona ha scosso la regione. «Non dobbiamo abbassare la guardia, non è purtroppo una novità», ha detto il Governatore Zaia. ricordando recenti indagini in Veneto sulla criminalità organizzata. Il livello di pericolosità della 'Ndrina veronese è tuttavia evidente. Lo testimoniano gli stralci di intercettazioni tra gli indagati, pronti a minacce feroci verso le vittime delle estorsioni: «'Io ho anche il tirapugni...' 'Con il tirapugni ? lo ammazzi, ...io ho paura che che con il tirapugni lo ammazzi».
Sequestro sede Casapound, i militanti espongono bandiere e mettono musica ad alto volume
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero